Hub Partecipazione
Hub nazionale a supporto delle politiche partecipative
Principi per un buon uso delle tecnologie digitali nei processi di partecipazione pubblica
Nell’area di lavoro Tecnologie digitali per la partecipazione pubblica è stato pubblicato il documento “Principi per un buon uso delle tecnologie digitali nei processi di partecipazione pubblica”.
Il documento propone strategie e soluzioni derivate dagli incontri realizzati nei mesi scorsi dall’Area di lavoro, che hanno coinvolto pubbliche amministrazioni, organizzazioni della società civile, cittadini e cittadine in una riflessione partecipata su come come il digitale può essere utilizzato per promuovere e gestire processi di partecipazione pubblica di qualità, secondo quanto indicato dalla Carta della Partecipazione Pubblica.
Potete trovare il documento anche qui in allegato.
Grazie a tutti quelli che hanno partecipato agli incontri, contribuendo con le loro idee alla riflessione che ha portato alla redazione di questo documento.
Report inappropriate content
Is this content inappropriate?
3 comments
Trovo apprezzabile e condivisibile il sostegno della partecipazione.
Per altro il testo , mi pare con dei limiti:
- Si affrontano molti dettagli ma non solo non si affronta l'aspetto della "partecipazione vincolante", magari solo eventuale ma magari possibile, ma non mi pare ci si soffermi abbastanza nemmeno sul "come gestire le decisioni collettive" dopo che la partecipazione su qualche tema ha avuto luogo .
Inoltre il testo trovo sia pieno di:
- termini in "inglesorum" ed anche neologismi di difficile comprensione.
Ma soprattutto mi pare che non si affronti uno degli argomenti che ritengo fondamentali per apprezzare l'uso della "democrazia partecipativa" che, secondo me, è il fatto che, anche se non sempre vincolante, tiene "sotto controllo" i rappresentanti e li induce a lavorare meglio.
In Svizzera c'è già la democrazia diretta che svolge quel compito ma da anni mi batto per fare introdurre la democrazia partecipativa che rafforzerebbe e migliorerebbe il compito.
Inoltre è da definire che community manager ecc siano realmente terzi e senza conflitti d'interessi e magari estratti a sorte.
Si dovrebbero integrare alle redigente linee guida nazionali per la partecipazione pubblica in Italia.
👋
Add your comment
Sign in with your account or sign up to add your comment.
Loading comments ...