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Restart Scampia

Avatar: Official proposal Official proposal
16/06/2023 12:15  


Promotore

Comune di Napoli


Periodo di realizzazione

dal 2018 al 2021


Area di lavoro di riferimento

Qualità della partecipazione pubblica


Ambito prevalente

Rigenerazione urbana


Scala

Comunale


Obiettivi

Restart Scampia è finalizzato alla realizzazione di interventi urgenti per la rigenerazione dell’area urbana di Scampia (NA) attraverso la promozione di progetti di miglioramento del decoro urbano, di manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione delle aree pubbliche e delle strutture edilizie esistenti, all'accrescimento della sicurezza territoriale e della capacità di resilienza urbana, al potenziamento delle relazioni e della rete civica.


Attori coinvolti

Promotori: Comune di Napoli, Agenzia per la Coesione, Comitato Vele di Scampia, Regione Campania, Città metropolitana di Napoli.
Partecipanti: cittadine e cittadini del quartiere di Scampia coinvolti nel processo partecipativo di rigenerazione sociale e urbana. Terzo Settore presente nel quartiere, sedi di organizzazioni politiche o spontanee ubicate nei porticati dei nuovi insediamenti abitativi o nel riuso di tre sottopassi.

Articolazione del processo partecipativo

Il Comune di Napoli è stato impegnato nel promuovere e favorire processi di riqualificazione urbana, in grado di creare nuove centralità in un'ottica sovracomunale e di rafforzamento dell'armatura urbana della Città Metropolitana.
In particolare, all’abbattimento delle Vele (dal 1997 ad oggi ne sono state abbattute 4 su 7) si aggiungono:
- la realizzazione della nuova sede della Città Metropolitana e del Consiglio Metropolitano;
- il compimento dell’elaborazione del piano urbanistico attuativo relativo al Lotto M e ai servizi previsti nelle “fasce di rispetto” delle sedi stradali;
- la formazione di insediamenti per la produzione di beni e servizi (laboratori artigianali, piccole botteghe), attraverso la realizzazione di edifici di nuovo impianto, sostitutivi in tutto o in parte dei volumi esistenti;
- la previsione di edilizia residenziale sociale, per una quota percentuale del volume realizzabile;
- la realizzazione di asili nido, di scuole materne e di scuole superiori.
- il potenziamento di servizi sociali per le donne e per le famiglie.
- la realizzazione di strutture commerciali, culturali, per il tempo libero e lo spettacolo, nonché scuole per attività specialistiche per conseguire adeguati livelli prestazionali, valorizzando la contiguità con il grande parco pubblico e le eccellenti condizioni di collegamento con il centro cittadino e con l’hinterland consentite dalla rete di mobilità su ferro;
- la realizzazione di una linea su ferro leggera e della nuova stazione di interscambio, per consentire i collegamenti tra stazione metropolitana e comuni limitrofi;
- la realizzazione del Dipartimento di Scienze Infermieristiche dell’Università Federico II di Napoli.
Il processo di rigenerazione sociale e urbana di Scampia è frutto della relazione tra gli abitanti del quartiere, uniti in un Comitato, e l’Amministrazione comunale di Napoli. Insieme, è stato elaborato il progetto di fattibilità, raccogliendo e analizzando i fabbisogni delle persone e i diversi aspetti del degrado sociale ed economico. Dal 2018 al 2021 il percorso partecipativo ha avuto una forte ripresa, che ha consentito di recuperare i tempi, di abbattere la vela verde, assegnare oltre 800 alloggi popolari, applicare la clausola sociale come prevista dal Codice degli Appalti all’epoca vigente, rivedere l’inserimento in anagrafe comunale degli occupanti abusivi ai fini dell’applicazione dei diritti essenziali, dalla scuola alla salute al lavoro. I veri protagonisti sono stati i cittadini di Scampia che grazie a una lotta durata decenni hanno saputo indirizzare l’azione ammnistrativa. Non è stato semplice, ma è stato possibile grazie alla reale partecipazione dal basso, con incontri pubblici, agorà, assemblee, e massima condivisione di ogni singolo step del processo complessivo.


Strumenti di informazione utilizzati

- Strumento principale di informazione: l'assemblea pubblica. Il Comitato Vele di Scampia, rappresentante degli interessi dei cittadini del quartiere, ha utilizzato la struttura informativa verticale: i rappresentanti del Comitato hanno avuto relazioni dirette con l'Amministrazione comunale di Napoli condividendo obiettivi e risultati. A valle di ciascun incontro è stata convocata l'assemblea pubblica per informare i cittadini;
- conferenze stampa;
- incontri con Terzo Settore locale.


Esiti del processo partecipativo

Il processo partecipativo positivo tra Comitato Vele di Scampia e Comune di Napoli ha portato all'attuazione nel periodo considerato di una parte importante di Restart Scampia:
- abbattimento della vela Verde
- assegnazione di circa 800 alloggi popolari
- applicazione della clausola sociale da parte dell'impresa appaltante (impegno mantenuto di contrattualizzare lavoratori svantaggiati locali)
- introduzione delle residenze di prossimità (per l'inserimento in anagrafe comunale degli occupanti abusivi, altrimenti inesistenti e quindi non destinatari dei diritti fondamentali)
- realizzazione del dipartimento di scienze infermieristiche dell'Università Federico II di Napoli (sulle macerie della vela rossa)
- restituzione del senso di cittadinanza alle persone (identità rispetto al quartiere)
- rifunzionalizzazione di spazi abbandonati per scopi sociali
- rafforzamento della rete sociale locale (scuole, imprese, servizi sociali, centro impiego, associazionismo, ecc.)


Restituzione pubblica degli esiti

Il Comune di Napoli nel periodo considerato ha ampiamente "rendicontato" l'attività collegata a Restart Scampia attraverso la stampa e incontri e assemblee pubbliche. Molto gradito lo strumento delle agorà (circa 25), ovvero incontri pubblici tenuti a Scampia nei pressi delle Vele o al Cantiere 167, luogo di aggregazione e sede del Comitato Vele di Scampia.
Due conferenze stampa tenute a livello internazionale per comunicare l'avvio di Restart Scampia e l'inizio dei lavori di abbattimento.


Cosa abbiamo appreso dall'esperienza

Un percorso di rigenerazione sociale e urbana ha risultati positivi se:
- Si condivide con le persone
- Si dà spazio all’intelligenza collettiva spesso presente e oscurata nelle aree più marginali
- Se c’è parità nel confronto pubblico
- Si valorizza una PA che affronti le complessità a tutti i livelli
- Si guarda a tutte le dimensioni che determinano la qualità della vita delle persone (casa, istruzione, lavoro, sanità, trasporto pubblico, ecc.).


Collegamenti esterni
https://www.coesionenapoli.it/

https://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/36161

http://www.ponmetro.it/2020/02/20/restartscampia-anche-il-ponmetro-tra-i-protagonisti-della-ripartenza/

https://www.agenziacoesione.gov.it/wp-content/uploads/2019/02/Relazione_Patti_I_2018.pdf
proposals
Scampia, Napoli, NA, Campania, Italia
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Insieme, è stato elaborato il progetto di fattibilità, raccogliendo e analizzando i fabbisogni delle persone e i diversi aspetti del degrado sociale ed economico. Dal 2018 al 2021 il percorso partecipativo ha avuto una forte ripresa, che ha consentito di recuperare i tempi, di abbattere la vela verde, assegnare oltre 800 alloggi popolari, applicare la clausola sociale come prevista dal Codice degli Appalti all’epoca vigente, rivedere l’inserimento in anagrafe comunale degli occupanti abusivi ai fini dell’applicazione dei diritti essenziali, dalla scuola alla salute al lavoro. I veri protagonisti sono stati i cittadini di Scampia che grazie a una lotta durata decenni hanno saputo indirizzare l’azione ammnistrativa. Non è stato semplice, ma è stato possibile grazie alla reale partecipazione dal basso, con incontri pubblici, agorà, assemblee, e massima condivisione di ogni singolo step del processo complessivo.<br></p><h5><br></h5><h5>Strumenti di informazione utilizzati</h5><p>- Strumento principale di informazione: l'assemblea pubblica. Il Comitato Vele di Scampia, rappresentante degli interessi dei cittadini del quartiere, ha utilizzato la struttura informativa verticale: i rappresentanti del Comitato hanno avuto relazioni dirette con l'Amministrazione comunale di Napoli condividendo obiettivi e risultati. A valle di ciascun incontro è stata convocata l'assemblea pubblica per informare i cittadini;<br>- conferenze stampa;<br>- incontri con Terzo Settore locale.<br></p><h5><br></h5><h5>Esiti del processo partecipativo</h5><p>Il processo partecipativo positivo tra Comitato Vele di Scampia e Comune di Napoli ha portato all'attuazione nel periodo considerato di una parte importante di Restart Scampia:<br>- abbattimento della vela Verde<br>- assegnazione di circa 800 alloggi popolari<br>- applicazione della clausola sociale da parte dell'impresa appaltante (impegno mantenuto di contrattualizzare lavoratori svantaggiati locali)<br>- introduzione delle residenze di prossimità (per l'inserimento in anagrafe comunale degli occupanti abusivi, altrimenti inesistenti e quindi non destinatari dei diritti fondamentali)<br>- realizzazione del dipartimento di scienze infermieristiche dell'Università Federico II di Napoli (sulle macerie della vela rossa)<br>- restituzione del senso di cittadinanza alle persone (identità rispetto al quartiere)<br>- rifunzionalizzazione di spazi abbandonati per scopi sociali<br>- rafforzamento della rete sociale locale (scuole, imprese, servizi sociali, centro impiego, associazionismo, ecc.)</p><h5><br></h5><h5>Restituzione pubblica degli esiti</h5><p>Il Comune di Napoli nel periodo considerato ha ampiamente \"rendicontato\" l'attività collegata a Restart Scampia attraverso la stampa e incontri e assemblee pubbliche. Molto gradito lo strumento delle agorà (circa 25), ovvero incontri pubblici tenuti a Scampia nei pressi delle Vele o al Cantiere 167, luogo di aggregazione e sede del Comitato Vele di Scampia.<br>Due conferenze stampa tenute a livello internazionale per comunicare l'avvio di Restart Scampia e l'inizio dei lavori di abbattimento.<em><br></em></p><h5><br></h5><h5>Cosa abbiamo appreso dall'esperienza</h5><p>Un percorso di rigenerazione sociale e urbana ha risultati positivi se:<br>- Si condivide con le persone<br>- Si dà spazio all’intelligenza collettiva spesso presente e oscurata nelle aree più marginali<br>- Se c’è parità nel confronto pubblico<br>- Si valorizza una PA che affronti le complessità a tutti i livelli<br>- Si guarda a tutte le dimensioni che determinano la qualità della vita delle persone (casa, istruzione, lavoro, sanità, trasporto pubblico, ecc.).<br></p><h5><br></h5><h5>Collegamenti esterni<br><a href=\"https://www.coesionenapoli.it/\" rel=\"noopener noreferrer\" target=\"_blank\">https://www.coesionenapoli.it/</a><br><br><a href=\"https://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/36161\" rel=\"noopener noreferrer\" target=\"_blank\">https://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/36161</a><br><br><a href=\"http://www.ponmetro.it/2020/02/20/restartscampia-anche-il-ponmetro-tra-i-protagonisti-della-ripartenza/\" rel=\"noopener noreferrer\" target=\"_blank\">http://www.ponmetro.it/2020/02/20/restartscampia-anche-il-ponmetro-tra-i-protagonisti-della-ripartenza/</a><br><br><a href=\"https://www.agenziacoesione.gov.it/wp-content/uploads/2019/02/Relazione_Patti_I_2018.pdf\" rel=\"noopener noreferrer\" target=\"_blank\">https://www.agenziacoesione.gov.it/wp-content/uploads/2019/02/Relazione_Patti_I_2018.pdf</a></h5>"},"title":{"en":"","it":"Restart Scampia"}}

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