Hub Partecipazione
Hub nazionale a supporto delle politiche partecipative
Changes at "Bright - Cambiaterra"
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Promotore
ActionAid Italia
Periodo di realizzazione
Novembre 2019 - febbraio 2022
Area di lavoro di riferimento
Amministrazione condivisa e welfare di comunità
Ambito
Welfare
Scala
Area vasta
Obiettivi
Rafforzare la partecipazione delle lavoratrici mobili sottorappresentate nei processi decisionali sia nei paesi di origine che di approdo; costruire reti locali per la co-progettazione e co-gestione di tre servizi di welfare di comunità in Sud Italia regolati dai Patti di collaborazione; formare attori internazionali sulla scalabilità di tale strumento a livello europeo.
Attori coinvolti
Le attività sono state realizzate da ActionAid Italia in partenariato con ALDA European Association for Local Democracy (FR), Labsus - Laboratorio per la sussidiarietà (IT), Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA, IT), Fundatia Centrul Partenariat Pentru Egalitate (RO), Center for Sustainable Communities Development - CSCD (BG).
Hanno partecipato: 119 donne lavoratrici agricole, 157 rappresentanti di soggetti istituzionali, economici e di terzo settore.
Articolazione del processo partecipativo
Il progetto Bright si inserisce nel più generale programma Cambia Terra di ActionAid Italia che ha come obiettivo l’avanzamento dei diritti delle donne impiegate in agricoltura attraverso l’empowerment delle lavoratrici e la co-progettazione di servizi di welfare comunitario sensibili ai loro bisogni.
Il percorso partecipativo, previsto dal progetto, si è svolto attraverso le seguenti fasi:
1- Analisi socio-economica dell’attività agricola dell’arco jonico ,con focus sulle politiche (PAC) che hanno impatto sul lavoro e l’impiego delle donne immigrate in agricoltura.
2- Identificazione e mappatura dei soggetti che nelle aree interessate possono entrare a far parte di una rete locale per la promozione e l'implementazione di scambi e servizi tra società accogliente, le autorità locali e regionali e le lavoratrici agricole immigrate.
3- Realizzazione nell'aree oggetto del progetto di 5 percorsi (10 incontri di due ore ciascuno), di emersione dei bisogni e empowerment con 119 donne lavoratrici agricole, realizzati attraverso metodologia partecipativa Reflection-Action.
4- Realizzazione di un percorso di formazione per 9 leader di comunità, identificate e scelte tra le donne partecipanti ai percorsi di empowerment, con funzione di rappresentanza delle lavoratrici marginalizzate
5 - Un percorso di Capacity Building e formazione degli attori territoriali sull’amministrazione condivisa e i Patti di collaborazione, nonché sull’entità e le caratteristiche dello sfruttamento delle donne in agricoltura. 73 persone hanno partecipato a questa attività.
6 - 4 Laboratori di comunità in ciascuno dei Comuni coinvolti nel progetto, intesi come luoghi di confronto tra gli attori territoriali rilevanti (istituzioni locali, associazioni, aziende, etc.) con l'obiettivo di progettare servizi e soluzioni rispondenti ai bisogni identificati dalle lavoratrici da riportare in più Patti di Collaborazione. 106 persone hanno preso parte a questa attività.
7- Sottoscrizione dei Patti di Collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti.
8 - Avvio delle attività previste nei Patti di Collaborazione.
Strumenti di informazione utilizzatiSnodo informativo fondamentale nel progetto sono state le cosiddette leader di comunità, 12 operaie agricole scelte dalle partecipanti nei circoli Reflection-Action e opportunamente formate per creare legami di fiducia con le partecipanti, rappresentarle nei tavoli istituzionali e far circolare le informazioni.
Le informazioni sono state divulgate agli altri soggetti coinvolti anche attraverso specifici momenti formativi/informativi (si veda sopra).
Esiti del processo partecipativo
3 Sportelli di orientamento ai servizi pubblici, rispondenti ai bisogni di genere e culturali, e co-gestiti dalle leader di comunità attraverso una rete di Istituzioni, associazioni e aziende agricole regolata dai Patti di collaborazione per l’amministrazione condivisa dei beni comuni. Nel 2022 oltre 400 operaie agricole straniere sono state accolte presso i 3 Sportelli.
1 Manifesto di richieste comuni delle donne coinvolte al fine di informare le politiche rilevanti nelle aree del welfare, lavoro e inclusione.
Il risultato generale è stato un modello collaborativo per la co-progettazione e sperimentazione di servizi pubblici rispondenti ai bisogni di genere e culturali delle operaie agricole. Le azioni fatte in Italia sono state integrate con attività di formazione e sensibilizzazione in Bulgaria e Romania, per informare le donne che intendono migrare e far conoscere i loro diritti. L'ultima componente del progetto è stata la diffusione del modello sperimentale a livello europeo.
Restituzione pubblica degli esiti
I Patti di collaborazione sono stati redatti e firmati da tutti e tutte i partecipanti, comprese le amministrazioni locali. I Patti di Collaborazione sono atti amministrativi formali contenenti impegni assunti dalle amministrazioni e da ciascuna parte. 3 Sportelli di orientamento ai servizi pubblici e raccolta di bisogni sono stati attivati nel 2022 e 400 operaie agricole straniere vi hanno fatto ricorso.
Collegamenti esterni
https://actionaid-it.imgix.net/uploads/2022/10/Cambia_Terra_2022.pdf
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Promotore
ActionAid Italia
Periodo di realizzazione
Novembre 2019 - febbraio 2022
Area di lavoro di riferimento
Amministrazione condivisa e welfare di comunità
Ambito prevalente
Welfare
Scala
Area vasta
Obiettivi
Rafforzare la partecipazione delle lavoratrici mobili sottorappresentate nei processi decisionali sia nei paesi di origine che di approdo; costruire reti locali per la co-progettazione e co-gestione di tre servizi di welfare di comunità in Sud Italia regolati dai Patti di collaborazione; formare attori internazionali sulla scalabilità di tale strumento a livello europeo.
Attori coinvolti
Le attività sono state realizzate da ActionAid Italia in partenariato con ALDA European Association for Local Democracy (FR), Labsus - Laboratorio per la sussidiarietà (IT), Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA, IT), Fundatia Centrul Partenariat Pentru Egalitate (RO), Center for Sustainable Communities Development - CSCD (BG).
Hanno partecipato: 119 donne lavoratrici agricole, 157 rappresentanti di soggetti istituzionali, economici e di terzo settore.
Articolazione del processo partecipativo
Il progetto Bright si inserisce nel più generale programma Cambia Terra di ActionAid Italia che ha come obiettivo l’avanzamento dei diritti delle donne impiegate in agricoltura attraverso l’empowerment delle lavoratrici e la co-progettazione di servizi di welfare comunitario sensibili ai loro bisogni.
Il percorso partecipativo, previsto dal progetto, si è svolto attraverso le seguenti fasi:
1- Analisi socio-economica dell’attività agricola dell’arco jonico ,con focus sulle politiche (PAC) che hanno impatto sul lavoro e l’impiego delle donne immigrate in agricoltura.
2- Identificazione e mappatura dei soggetti che nelle aree interessate possono entrare a far parte di una rete locale per la promozione e l'implementazione di scambi e servizi tra società accogliente, le autorità locali e regionali e le lavoratrici agricole immigrate.
3- Realizzazione nell'aree oggetto del progetto di 5 percorsi (10 incontri di due ore ciascuno), di emersione dei bisogni e empowerment con 119 donne lavoratrici agricole, realizzati attraverso metodologia partecipativa Reflection-Action.
4- Realizzazione di un percorso di formazione per 9 leader di comunità, identificate e scelte tra le donne partecipanti ai percorsi di empowerment, con funzione di rappresentanza delle lavoratrici marginalizzate
5 - Un percorso di Capacity Building e formazione degli attori territoriali sull’amministrazione condivisa e i Patti di collaborazione, nonché sull’entità e le caratteristiche dello sfruttamento delle donne in agricoltura. 73 persone hanno partecipato a questa attività.
6 - 4 Laboratori di comunità in ciascuno dei Comuni coinvolti nel progetto, intesi come luoghi di confronto tra gli attori territoriali rilevanti (istituzioni locali, associazioni, aziende, etc.) con l'obiettivo di progettare servizi e soluzioni rispondenti ai bisogni identificati dalle lavoratrici da riportare in più Patti di Collaborazione. 106 persone hanno preso parte a questa attività.
7- Sottoscrizione dei Patti di Collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti.
8 - Avvio delle attività previste nei Patti di Collaborazione.
Strumenti di informazione utilizzatiSnodo informativo fondamentale nel progetto sono state le cosiddette leader di comunità, 12 operaie agricole scelte dalle partecipanti nei circoli Reflection-Action e opportunamente formate per creare legami di fiducia con le partecipanti, rappresentarle nei tavoli istituzionali e far circolare le informazioni.
Le informazioni sono state divulgate agli altri soggetti coinvolti anche attraverso specifici momenti formativi/informativi (si veda sopra).
Esiti del processo partecipativo
3 Sportelli di orientamento ai servizi pubblici, rispondenti ai bisogni di genere e culturali, e co-gestiti dalle leader di comunità attraverso una rete di Istituzioni, associazioni e aziende agricole regolata dai Patti di collaborazione per l’amministrazione condivisa dei beni comuni. Nel 2022 oltre 400 operaie agricole straniere sono state accolte presso i 3 Sportelli.
1 Manifesto di richieste comuni delle donne coinvolte al fine di informare le politiche rilevanti nelle aree del welfare, lavoro e inclusione.
Il risultato generale è stato un modello collaborativo per la co-progettazione e sperimentazione di servizi pubblici rispondenti ai bisogni di genere e culturali delle operaie agricole. Le azioni fatte in Italia sono state integrate con attività di formazione e sensibilizzazione in Bulgaria e Romania, per informare le donne che intendono migrare e far conoscere i loro diritti. L'ultima componente del progetto è stata la diffusione del modello sperimentale a livello europeo.
Restituzione pubblica degli esiti
I Patti di collaborazione sono stati redatti e firmati da tutti e tutte i partecipanti, comprese le amministrazioni locali. I Patti di Collaborazione sono atti amministrativi formali contenenti impegni assunti dalle amministrazioni e da ciascuna parte. 3 Sportelli di orientamento ai servizi pubblici e raccolta di bisogni sono stati attivati nel 2022 e 400 operaie agricole straniere vi hanno fatto ricorso.
Collegamenti esterni
https://actionaid-it.imgix.net/uploads/2022/10/Cambia_Terra_2022.pdf
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