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Semplificazione votazione
Ritengo che dato che ormai tutte le amministrazioni comunali si sono informatizzate che sia messa a disposizione del cittadino la possibilità oltre di continuare a votare con la classica matita per le persone non informate, cioè che non hanno praticità con l'informatizzazione, di creare la doppia possibilità e cioè permettere a coloro che conoscono l'informatizzazione di usufruire di tali strumenti per votare, che negli anni andrà a sostituire l'attuale sistema manuale ancora in vigore. Più avanti nel tempo si potrebbe sistematizzare questa consultazione online anche da casa per coloro che hanno la possibilità di accedervi.
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Conversazioni con Dracode
No, il voto elettronico è una grave minaccia alla sicurezza delle elezioni. Non si può essere sicuri sul conteggio dei voti, sulla sicurezza della macchina (negli USA sono già state hackerate più volte), il software sarebbe con ogni probabilità closed-source, gli attacchi sono facilmente scalabili (cioè trasferibili su larga scala), e tantissime altre preoccupazioni che qualsiasi esperto del settore vi potrebbe spiegare. Il metodo di voto "manuale" è stato testato per centinaia di anni e sono stati scoperti praticamente tutti i possibili metodi di imbrogliare.
Non forniamo a dei malintenzionati una debolezza enorme come questa.
Se lei ha partecipato attivamente a qualche votazione (scrutatore, presidente di seggio, rappresentante di lista), avrà certamente notato che l'attuale sistema "manuale" è una baracconata senza precedenti, costosissima e piena di falle. E tutt'altro che sicuro, nonostante sia stato "testato per centinaia di anni".
Migrare su un sistema elettronico, magari basato su nuovi algoritmi come la blockchain, richiede sicuramente delle attenzioni, ma è una strada da provare a perseguire, sia per abbassare i costi, sia per aumentare la partecipazione, sia per velocizzare le operazioni, nonchè renderle più sicure.
Tra l'altro che il sistema debba essere closed-source non sta scritto da nessuna parte.
Esistono anche sistemi misti, dove il voto elettronico produce una specie di ricevuta cartacea (che viene infilata nell'urna dall'elettore), da usare solo in caso di contestazioni o riconteggi.
Va bene, accettiamo il fatto cheil metodo attuale non sia perfetto. Non è comunque una giustificazione per eliminarlo: un qualsiasi broglio elettorale, come ho già detto, è quasi impossibile da scalare. Se si vuole imbrogliare in un'elezione nazionale serve una mobilitazione enorme di persone, e la cosa non passerebbe inosservata.
Parliamo dei computer per la votazione. Best case scenario: il software è open-source. Bene. Come faccio a sapere che il software che è stato pubblicato è lo stesso che sta girando sulla macchina mentre voto? Certo ci sono i checksum, ma viene solo spostato il problema perchè ora devo avere fiducia nel software che genera il checksum. Manca proprio quella cosa essenziale, la fiducia.
Parliamo di blockchain. Lasciando da parte lo spiegare alla gente come funziona (e quindi rovinare eliminare la fiducia) , essa è semplicemente un database, devi comunque fidarti che quello che viene scritto è lo stesso che tu voti. ---continua---
---continua--- Vuoi stampare la ricevuta cartacea? Complimenti, hai inventato la matita più costosa del mondo.
Ho volutamente lasciato stare argomentazioni più "sfiduciarie" nei confronti dello stato perchè non voglio fare la parte del complottista, ma ci scommetto tutto che l'infrastruttura dietro tali macchine sarebbe antiquata e, chi lo sa, magari anche connessa ad internet. Dallo stato su questi temi mi aspetto di tutto.
Parliamo anche del conteggio dei voti. Viene fatto dalla macchina stessa? Come facciamo ad essere sicuri che il conteggio e veritiero? Trasportiamo tutta la macchina in un posto per tirare fuori i voti? Non lo fa nessuno e c'è lo stesso problema. Carichiamo tutto su una chiavetta e la attacchiamo al pc? Devo veramente parlare di come infilare usb dentro computer per il voto sia insicuro?
Scusate ma no, l'e-voting è una gigantesca minaccia alla democrazia, e dovremmo combatterla finchè possiamo.
Non pretendo di farle cambiare idea (forse non è questa la sede per aprire un dibattito).
Il blockchain non è "semplicemente un database". Per alterarlo dovresti alterare CONTEMPORANEAMENTE tutte le versioni distribuite fra le centinaia (migliaia?) di postazioni sparse sul territorio, che per altro non sarebbero connesse a internet.
Le obbiezioni che lei fa sul conteggio dei voti valgono, pari pari, anche per il metodo cartaceo visto che i registri (complicatissimi e compilati a mano in duplice copia da gente che, spesso, non dorme da 24 ore...) alla fine confluiscono tutti in un unico punto e i dati vengono riportati...su un software qualsiasi! Software gestito dallo stesso Stato da cui lei si aspetta di tutto.
Non è solo una questione di brogli, e questione proprio di affidabilità e robustezza agli errori.
Altrove l'e-voting è in uso già da tempo.
Smettiamola di continuare a spendere centinaia di milioni di euro per ogni votazione.
Nono per carità non intendevo dire che c'è il rischio di modificare la blockchain in sé, sarebbe realisticamente impossibile. Intendevo invece che chi fa da tramite tra l'elettore e la blockchain è proprio la macchina, e lei stessa potrebbe cambiare il voto PRIMA di caricarlo sulla blockchain. La BC sposta solo il problema, bisogna comunque fidarsi di chi ci scrive.
Peraltro rimane comunque aperta la questione "come lo spieghi alla gente?". Già ad ogni elezione si tirano sù polveroni perché "ci fanno scrivere con la matita, poi cambiano il voto1!1!1!", dubito fortemente che la persona media capirebbe o avrebbe voglia di capire il meccanismo. E se non capiscono non hanno fiducia. E se non hanno fiducia il tutto perde di legittimità. Ah, premetto: non sono un vecchio signore che vuole bloccare il progresso, ma un 21enne che ha smanettato con queste cose e parla così perché ha veramente paura per quello che potrebbe succedere.
Consiglio anche a lei: https://youtu.be/LkH2r-sNjQs
Il "come si spiega alla gente" mi pare il problema minore. Fra poco avremo solo fatture elettroniche, pagamenti elettronici, servizi online e chi più ne ha più ne metta. Qualcuno si lamenta sempre all'inizio, poi ci si adatta tutti.
Inoltre non dico che debba essere tutto all'improvviso. Si può procedere per passi, magari sperimentando per qualche anno il metodo solo in alcune occasioni e/o in alcuni collegi pilota. Mi pare che in Lombardia, l'ultima volta che si è votato per il Presidente si è usato, in alcuni frangenti, il voto elettronico.
Il metodo che stampa la ricevuta è già un buon inizio, perchè permette di eliminare la parte più costosa e soggetta ad errori (materiali, scrutinio, compilazione dei registri, ecc.), lasciando in mano all'elettore la controprova del proprio voto (utile per eventuali riconteggi in caso di contestazioni).
Vabbè lascio stare, non perché penso che lei sia irragionevole (anzi tutt'altro, mi sembra competente e potrei fare una bella discussione con lei), però in questo luogo non si riesce a fare passare bene il messaggio, non è adatto. Mi raccomando continui a informarsi sull'argomento e a discuterne anche con gente che non la pensano come lei. Buona serata e buone feste!
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