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Consultazione sul 5 Piano d’Azione Nazionale per il governo aperto 2022 - 2023

#OpenGovItaly Commenta il testo del Piano d’Azione

Phase 3 of 3
Restituzione dei risultati 25/02/2022 - 13/03/2022
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AZIONE 5 : Innovazione digitale inclusiva


Contesto e obiettivi dell’azione

L’innovazione digitale è uno dei princìpi su cui si basano le politiche di governo aperto ed è intervento essenziale e trasversale a tutti gli altri princìpi: trasparenza, partecipazione civica, lotta alla corruzione, accountability.

L'Unione Europea, con il target digitale di almeno il 20% per la Recovery and Resilience Facility, promuove investimenti in tecnologie, infrastrutture e processi digitali degli Stati membri, per aumentare la competitività europea su scala globale. In questo contesto, la priorità italiana è recuperare il profondo divario digitale anche nella cultura, come evidenziato dal quartultimo posto in UE del Paese nell'indice DESI (Indice di digitalizzazione dell'economia e della società), e dall'ultimo posto sulle competenze digitali.

Nel PNRR si legge “La digitalizzazione e l'innovazione di processi, prodotti e servizi, caratterizzano ogni politica di riforma del Piano, dal fisco alla pubblica amministrazione (...). 

Le sei Missioni del PNRR rappresentano aree "tematiche" strutturali di intervento: 1. Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; 2. Rivoluzione verde e transizione ecologica; 3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile; 4. Istruzione e ricerca; 5. Inclusione e coesione; 6. Salute." In questo quadro, appare necessario sostenere le iniziative di monitoraggio e controllo civico degli investimenti pubblici attraverso il coinvolgimento della società civile e delle Pubbliche Amministrazioni in attività congiunte di scambio e confronto di buone pratiche già realizzate o da avviare. 

La disponibilità di dati e informazioni in formato aperto collegati agli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza diventa quindi un elemento abilitante dei processi di partecipazione civica diffusa e di accountability delle Amministrazioni.

Gli impegni che riguardano l’innovazione digitale inclusiva nel 4 Piano di Azione nazionale, presenti nell’Azione 1 – Dati aperti, hanno avuto scarsa attuazione in quanto su 41 impegni, solo 17 sono stati completati. 

Secondo il rapporto DESI – Digital Economy & Social Index 2019, l’Italia ha migliorato significativamente la propria posizione sul tema dei dati aperti. Tuttavia, continuano a riscontrarsi una serie di difficoltà che rallentano le possibilità di riutilizzo di tale patrimonio informativo. Una delle principali è il mancato incontro tra domanda e offerta, che si esprime nella inadeguata conoscenza del fenomeno Open Data e delle potenzialità sottese al riutilizzo dei dati, nella messa a disposizione di dataset di bassa qualità, al punto da rendere troppo oneroso il riutilizzo da parte della collettività. A ciò si aggiunge la mancanza di conformità a modelli standard di rappresentazione dei dati atti a renderli effettivamente integrabili e comparabili.

In questo scenario, oltre alla necessità di continuare a promuovere la cultura del riutilizzo dei dati, si dovrebbe procedere alla definizione di regole condivise e pubblicare Open Dataset di alto valore, sia per il contributo potenziale in termini di trasparenza, che di riutilizzo in ottica di servizi e nuove attività d’impresa.

Altri impegni sono presenti nell’Azione 10, relativa a Cittadinanza e competenze digitali.

Come dimostrano i dati del citato rapporto DESI il basso livello di competenze digitali è una criticità che contraddistingue l’Italia ed è ampiamente riconosciuto tra le principali cause del ritardo maturato nel processo di trasformazione digitale della pubblica amministrazione. 

Sempre secondo il DESI, l’Italia ha particolare bisogno di iniziative strategiche sul tema delle competenze digitali dedicate ai diversi settori della popolazione, quali: gli anziani, le persone inattive e gli stessi giovani. Allo stesso tempo è sempre più diffusa, tra le imprese, l’esigenza di semplificazione nei rapporti con la PA e nella fruizione dei servizi e degli adempimenti.

Alla scarsa diffusione delle competenze digitali si aggiunge una scarsa consapevolezza dei diritti di cittadinanza digitale. 

In tal senso, è importante attivare strumenti e iniziative volti a diffondere la consapevolezza tra i cittadini rispetto ai diritti legati alla cittadinanza digitale e al valore aggiunto apportato dai servizi digitali.

Impegni

  • 5.01 Cittadinanza digitale. Abilitare all’innovazione digitale inclusiva
  • 5.02 Standard aperti per l’inclusività e la partecipazione della società civile nel monitoraggio della spesa pubblica.


Impegni dell'Azione 5 : Innovazione digitale inclusiva

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5.01 CITTADINANZA DIGITALE. ABILITARE ALL’INNOVAZIONE DIGITALE INCLUSIVA

Qual è il problema che l'impegno affronterà?

Qual è l'impegno?

In che modo l'impegno contribuirà a risolvere il problema?

Perché questo impegno è rilevante per i valori OGP?

Informazioni aggiuntive

Attività

Informazioni di contatto

5.02 STANDARD APERTI PER L’INCLUSIVITÀ E LA PARTECIPAZIONE DELLA SOCIETÀ CIVILE NEL MONITORAGGIO DELLA SPESA PUBBLICA

Qual è il problema che l'impegno affronterà?

Qual è l'impegno?

In che modo l'impegno contribuirà a risolvere il problema?

Perché questo impegno è rilevante per i valori OGP?

Informazioni aggiuntive

Collegamenti ad altri piani pertinenti, come un piano di sviluppo nazionale o una strategia anticorruzione

Attività

Informazioni di contatto

5.01 CITTADINANZA DIGITALE. ABILITARE ALL’INNOVAZIONE DIGITALE INCLUSIVA

Data di inizio e fine dell'impegno
Marzo 2022 - Dicembre 2023
Attori responsabili per l’attuazione
Dipartimento per la trasformazione digitale - Repubblica Digitale

Altri attori coinvolti nell’attuazione - Settore pubblico
AgID, Roma Capitale

Possibile coinvolgimento di altri attori rilevanti per il raggiungimento degli obiettivi dell’impegno.

Altri attori coinvolti nell’attuazione - Organizzazioni società civile (OSC) e settore privato
Associazione italiana comunicazione, PA social, ABI, FERPI

Possibile coinvolgimento di altri attori rilevanti per il raggiungimento degli obiettivi dell’impegno.

Qual è il problema che l'impegno affronterà?

Divari digitali (socio-economico-culturali e in particolare bassa percentuale di popolazione con competenze digitali almeno di base con conseguente basso livello di utilizzo dei servizi digitali pubblici e privati e degli strumenti di partecipazione.
Dal punto di vista dell’approccio, frammentarietà degli interventi e basso livello di integrazione e valorizzazione delle esperienze, in particolare con riferimento ai progetti di supporto e facilitazione digitale ai cittadini, dove si evidenzia come miglioramento necessario la realizzazione di una rete organica e riconosciuta di punti di facilitazione digitale di supporto ai cittadini.

Qual è l'impegno?

Trasformazione digitale inclusiva, servizi digitali per tutti.
Sulla base delle priorità individuate nella Strategia nazionale per le competenze digitali, promuovere azioni di facilitazione e formazione per l’accesso ai servizi e all’inclusione digitale.

Realizzare una rete organica dei punti di facilitazione, federando e correlando le azioni in corso e ampliandone l’estensione e l’impatto in modo da valorizzare e migliorare i modelli di attuazione e assicurando l’omogeneità sul territorio.

Rendere la rete dei punti di facilitazione il riferimento per lo sviluppo delle competenze digitali di base dei cittadini e per le azioni di formazioni a loro dirette, favorendo l’accesso ai servizi offerti dai punti di facilitazione e alle attività formative e di sensibilizzazione svolte in presenza e online, ad esempio attraverso la pubblicazione di una mappa dei punti di facilitazione e un’agenda degli eventi formativi sul territorio, nella logica di una scuola diffusa. In questo modo l’impegno intende favorire l’inclusione digitale di ogni cittadino e facilitare l’accesso ai servizi oltre che favorire la partecipazione attiva grazie a una maggiore consapevolezza dei diritti digitali.

In che modo l'impegno contribuirà a risolvere il problema?

A partire dalla mappatura delle iniziative attuali relativa ai punti di facilitazione ed educazione digitale, oggi presenti in biblioteche, scuole, centri anziani, centri culturali, sedi comunali, sedi di associazioni, e mettendo in comune e valorizzando queste esperienze anche con sistemi di knowledge management, ampliare la rete agendo sia con lo sviluppo del servizio civile digitale e che con l’attuazione del progetto PNRR di potenziamento dei centri di facilitazione digitale.

Queste azioni sul territorio si integreranno con gli ambienti di formazione online rivolti ai cittadini con competenze digitali basse, che saranno raccordati e progressivamente federati a partire da un ambiente di apprendimento messo a disposizione centralmente.

Perché questo impegno è rilevante per i valori OGP?

L’innovazione digitale e le tecnologie rappresentano una leva importante per i processi di apertura delle democrazie, per la semplificazione dei processi decisionali, l’ampliamento della trasparenza e della partecipazione, l’abilitazione a fruire dei diritti digitali.

Da questa prospettiva, i governi devono “utilizzare” la trasformazione digitale per lavorare e collaborare con i cittadini. L’impegno risponde alla necessità di concentrare gli sforzi nel “massimizzare il potenziale delle tecnologie digitali per far avanzare ulteriormente le democrazie e promuovere tecnologie inclusive per colmare le lacune digitali e coinvolgere adeguatamente le comunità svantaggiate proseguendo nell’aprire dati pubblici ad alta domanda” (call to action OGP).

E’ quindi rilevante per la partecipazione informata e per un pieno utilizzo da parte dei cittadini anche delle azioni messe in campo per la trasparenza e la responsabilità pubblica, sulla base di un’adeguata e diffusa consapevolezza digitale.

Informazioni aggiuntive

L’impegno si realizza nell’ambito dell’iniziativa Repubblica Digitale e si basa in buona parte sulle azioni previste nel PNRR (servizio civile digitale e i centri di facilitazione digitale delle regioni).

Attività

Costituzione della Rete dei Punti di Facilitazione ed educazione digitale per supportare e abilitare ai diritti digitali dei cittadini, costruendo un network dei facilitatori digitali (operatori servizio civile digitale, operatori di associazioni, operatori pubblici,etc) anche attraverso la realizzazione di un sistema di knowledge management.
Attraverso il progetto Servizio Civile Digitale viene favorita anche la realizzazione di punti di facilitazione digitale basati su iniziative di associazioni non profit.
L’obiettivo è di disporre a dicembre 2023 di una rete, mappata in modo organico, di almeno 3000 punti rispetto ai circa 700 censiti oggi, attivati in modo non organico.
Data di inizio e fine dell'attività
marzo 2022 - dicembre 2023

Realizzazione di un ambiente online di educazione digitale per la cittadinanza che consenta di orientare il cittadino verso la formazione più idonea rispetto alle proprie carenze, correlando le risorse online realizzate dai soggetti della Coalizione per le competenze digitali e favorendo la fruizione degli eventi di formazione sul territorio, in una logica di scuola diffusa
Data di inizio e fine dell'attività
marzo 2022 - dicembre 2022

Campagne pubbliche di sensibilizzazione alla consapevolezza dei diritti digitali per i cittadini, attraverso diversi tipi di iniziative come
il premio nazionale per le competenze digitali (entro maggio 2022);
iniziative sui media nazionali;
la giornata per le competenze digitali ;
campagne di sensibilizzazione svolte in ambito territoriale realizzate dai punti di facilitazione e nell’ambito delle iniziative di servizio civile digitale.
Data di inizio e fine dell'attività
marzo 2022 - dicembre 2023

Informazioni di contatto

Dipartimento per la trasformazione digitale, Giuseppe Iacono, giuseppe.iacono@teamdigitale.governo.it

5.02 STANDARD APERTI PER L’INCLUSIVITÀ E LA PARTECIPAZIONE DELLA SOCIETÀ CIVILE NEL MONITORAGGIO DELLA SPESA PUBBLICA

Data di inizio e fine dell'impegno
Marzo 2022 - Dicembre 2023
Attori responsabili per l’ attuazione
Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC)

Altri attori coinvolti nell’attuazione - Settore pubblico
Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica Presidenza del Consiglio dei Ministri (DIPE – Pres. Consiglio dei Ministri) – https://opencup.gov.it/
Ministero per l’innovazione tecnologica e la Transizione Digitale - DTD Dipartimento per la Trasformazione Digitale

Possibile coinvolgimento di altri attori rilevanti nell’attuazione del PNRR, istituzioni e amministrazioni nella gestione di banche dati degli investimenti pubblici.

Altri attori coinvolti nell’attuazione - Organizzazioni società civile (OSC) e settore privato
Associazione OnDATA
ParlamentWatch Italia
Cittadinanzattiva
Transparency International Italia
Osservatorio Civico PNRR
Ass. Monithon

Possibile coinvolgimento di altri attori rilevanti nel monitoraggio civico degli investimenti pubblici.

Qual è il problema che l'impegno affronterà?

I cittadini e le organizzazioni della società civile a volte lamentano la carenza di fonti dati aperte e fruibili per monitorare la spesa pubblica in maniera capillare. I dati condivisi dalle pubbliche amministrazioni sono spesso pubblicati sotto forma di indicatori, in forma aggregata o seguendo schemi particolari che replicano i formati di raccolta o derivano dalle esigenze particolari dell’amministrazione che li raccoglie: a volte è difficile collegare dati provenienti da diverse amministrazioni, confrontarli con fonti aperte o commerciali o con quelli di altri paesi.

Il problema è reso ancora più grave dal quadro di bassa alfabetizzazione digitale esistente nel nostro paese (cfr. rilevazioni a livello europeo), che impedisce una piena fruizione delle fonti dati pubbliche anche quando queste esistono e sono disponibili e più in generale non favorisce l’inclusione della società civile in processi di analisi e monitoraggio. Il superamento di questo problema costituisce un fattore abilitante per un’innovazione digitale inclusiva.

Qual è l'impegno?

L’impegno mira a creare le condizioni per favorire l’uso del patrimonio informativo esistente a livello nazionale ed europeo, partendo dal miglioramento e dalla messa a sistema di risorse esistenti ed avviando un ciclo virtuoso di co-creazione che coinvolga tutti gli stakeholder. Ciò comporta un impegno a rendere più fruibili le proprie risorse informative da parte delle amministrazioni che possiedono dati che, pur non rappresentando direttamente i flussi di implementazione del PNRR possano fornire comunque informazioni rilevanti a favorire la partecipazione e l’inclusione della società civile nei processi di monitoraggio. Tale impegno si concretizza ad esempio nella pubblicazione di dati in formato aperto, nel mettere a disposizione piattaforme per la loro visualizzazione e nell’adozione di formati standard condivisi e largamente diffusi.

In particolare, l’Autorità Nazionale Anticorruzione è impegnata a migliorare la fruibilità da parte della società civile e degli stakeholder dei dati raccolti nella Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici, riconosciuta dal CAD come banca dati di interesse nazionale. Ciò si realizza con la messa a disposizione, attraverso un portale a libero accesso, di cruscotti per la navigazione e l’analisi self-service dei dati pubblicati, di dataset in formato aperto RDF e nell’adozione dello standard OCDS (Open Contracting Data Standard) per la loro rappresentazione. I dati presenti nella Banca dati vengono comunicati all'Autorità dai responsabili unici del procedimento (RUP) delle Stazioni Appaltanti e sono pubblicati nella loro forma originaria.

Lo standard OCDS è il principale standard internazionale per la pubblicazione in formato aperto di dati e informazioni relativi alla pianificazione, all'appalto e all'attuazione delle gare pubbliche, il cui utilizzo ed è stato promosso anche dal G20, dal G7 e dalle principali organizzazioni internazionali, tra le quali l’OCSE. In particolare, si prevede di adottare il profilo di OCDS per l’Unione Europea, in modo che i dati in formato aperto siano anche confrontabili con quelli raccolti dal portale di pubblicazione della gazzetta europea TED, preparando la strada per il confronto con questa fonte dati.

L’obiettivo generale è valorizzare alcune risorse informative già attualmente esistenti a livello nazionale, mettendole a sistema, favorendo così i processi di inclusione degli attori della società civile nel monitoraggio della spesa pubblica.

Il risultato atteso è costituito dalla disponibilità di dati aperti e machine readable delle gare/appalti, parte dei quali sarà relativa ad appalti che implementano il PNRR; si prevede che ANAC pubblichi i dataset riguardanti la fase di pubblicazione del bando di gara, la fase di aggiudicazione e quella finale degli appalti in formato aperto secondo il modello proposto da Open Contracting Partnership per tutti gli appalti di valore superiore a 40.000 €.

Si prevede che all’impegno partecipino altre amministrazioni, in modo che si possano individuare i piani di sviluppo implementati dagli appalti (banca dati OpenCup) ed eventualmente che si possa ricevere l’informazione riguardante gli appalti rilevanti per il PNRR attraverso una fonte dati esterna, rispettando il principio del Once Only.

Il Dipartimento per la Trasformazione Digitale (DTD) del Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale contribuisce alla realizzazione dell’impegno attraverso l’aggiornamento del contenuto semantico dei dati pubblicati su National Data Catalog e la pubblicazione di API su Piattaforma Digitale Nazionale Dati con la relativa metadatazione, in modo tale da rendere tali informazioni compatibili con gli standard OCDS.

In che modo l'impegno contribuirà a risolvere il problema?

L’adozione di formati standard e regole comuni per la pubblicazione dei dati sugli appalti, sia a livello nazionale che europeo, favorisce il coinvolgimento della società civile nel monitoraggio della spesa pubblica ed il confronto con quanto avviene in altri paesi.

L’utilizzo di standard condivisi favorirà l’analisi delle iniziative inserite nel PNRR. Si può quindi prevedere un doppio livello di soluzione del problema prospettato nella precedente sezione: il processo di standardizzazione favorisce l’interoperabilità e la possibilità di collegare fonti di dati diverse; l’adozione di uno standard maturo e diffuso a livello internazionale crea le condizioni per il monitoraggio ed il confronto con altri paesi e la semplificazione derivante dall’adozione di un formato unico e ben documentato quale OCDS dovrebbe ridurre le barriere di ingresso per i processi di governance partecipativa, favorendo così lo sviluppo di competenze da parte di cittadini ed imprese e l’innovazione digitale inclusiva.

Perché questo impegno è rilevante per i valori OGP?

L’impegno è allineato ai valori e ai pilastri di Open Government Partnership poiché consente di valorizzare la trasparenza, sostenere la partecipazione civica e migliorare l’accountability e l’integrità nel governo delle risorse. Gli appalti pubblici sono uno degli insiemi di dati più preziosi e la loro disponibilità in formato aperto è un elemento fondamentale e decisivo per il successo di un piano di governo aperto, perché attraverso gli appalti le amministrazioni impiegano risorse pubbliche per acquistare beni e servizi e per realizzare opere che devono servire la cittadinanza.

Più in dettaglio, l’impegno mira anche a favorire l'accesso alle nuove tecnologie per l'apertura e la responsabilità. Adottare Open Contracting Data Standard (OCDS), uno standard open source per i governi per rilasciare le loro informazioni sugli appalti in modo accessibile e facile da usare, consente di raccogliere tutti i benefici della trasparenza, della responsabilità e della partecipazione.

Informazioni aggiuntive

L’impegno appare coerente con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con particolare riferimento alla Missione 1 (Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura), ambito di intervento “Digitalizzazione PA -Componenti: M1C1 Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella Pa, Investimenti e riforme: Dati e interoperabilità (Investimento 1.3), con una dotazione di spesa pari a 0.65 mld. €

Per l’attività di monitoraggio sull’attuazione del PNRR italiano è previsto lo sviluppo di un apposito sistema informatico da parte del MEF Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato. (art. 1, comma 1043, Legge n. 178/2020). Tale sistema di monitoraggio rileva tutti i dati relativi all’attuazione del PNRR, sia a livello finanziario, attraverso la rilevazione delle spese sostenute per l’attuazione delle misure e delle riforme che a livello fisico e procedurale, attraverso la rilevazione di specifici indicatori.

Il sistema del MEF prevede anche di acquisire i dati di avanzamento dei target e delle milestones, assicurando la tracciabilità e trasparenza delle operazioni e la condivisione dei dati tra i diversi soggetti coinvolti nella Governance del PNRR medesimo; è previsto che a tali dati e informazioni, in formato aperto e machine readable, abbiano accesso anche tutti i cittadini, garantendo l’applicazione della normativa italiana ed europea in tema di dati pubblici e aperti e sulla trasparenza amministrativa (art.9 del DPCM 15 settembre 2021).

Collegamenti ad altri piani pertinenti, come un piano di sviluppo nazionale o una strategia anticorruzione

Una coalizione di organizzazioni della società civile e professionisti ha recentemente lanciato la Open Spending EU Coalition; l’iniziativa è stata avviata per incoraggiare e sostenere l’apertura dei dati della spesa pubblica, incluse le nuove iniziative incluse nel PNRR. La coalizione lavora per assicurare che la spesa dei governi sia effettuata in modo aperto, equo, efficiente. La coalizione ha redatto una serie di raccomandazioni specificamente legate alla trasparenza dei Piani di Ripresa e Resilienza dell'UE, delineando esattamente quali informazioni dovrebbero essere pubblicate proattivamente dagli stati membri dell'UE.

Attività

Costituzione di un gruppo di lavoro per favorire l’apertura e l’inclusività del patrimonio informativo pubblico attraverso l’adozione di standard condivisi , come OCDS. ANAC nel GdL svolgerà il ruolo di facilitatore mettendo anche a disposizione una prima fonte dati ad alto impatto (High Value Data Set - portale open data di ANAC) ed il portale di Analisi self-service, per stimolare la partecipazione di tutti gli stakeholder. Le organizzazioni della società civile saranno chiamate a svolgere un focus sul coinvolgimento nell’utilizzo dei dati in formato aperto.
Data di inizio e fine dell'attività
1 marzo 2022 - 31 dicembre 2023

Ricognizione delle fonti dati attualmente esistenti che possano integrare quella di ANAC per coprire al meglio i fabbisogni informativi della società civile. Reciproco Empowerment e condivisione delle esperienze tra le organizzazioni della società civile, per favorire l’implementazione dell’azione successiva.
Data di inizio e fine dell'attività
1 aprile 2022 - 31 dicembre 2023

Integrazione dei dati ANAC con altre fonti dati - es: OpenCUP - può avvenire in parallelo con il ciclo precedente - possibilità di sinergie con l’azione “partecipazione” e con il dibattito civico. Questa azione sarà in carico alle organizzazioni della società civile e mira a rendere concreti i risultati dell’empowerment: ANAC ricoprirà il ruolo di facilitatore.
Data di inizio e fine dell'attività
1 settembre 2022 - 31 dicembre 2023

Raccolta dei feedback, suggerimenti per il miglioramento dei portali dati (indicatori di qualità dal punto di vista degli utenti dei dati, come usabilità, semplicità di utilizzo, copertura degli ambiti rilevanti, utilità)
Data di inizio e fine dell'attività
1 settembre 2022 - 31 dicembre 2023

Aggiornamento o ampliamento del contenuto semantico pubblicato su NDC - National Data Catalog per l'Interoperabilità Semantica, in modo che sia compatibile con OCDS (in collaborazione con il Dipartimento per la Trasformazione Digitale)
Data di inizio e fine dell'attività
1 aprile 2022 - 31 dicembre 2023

Pubblicazione API su PDND con relativa metadatazione attraverso il National Data Catalog per l'Interoperabilità Semantica (in collaborazione con il Dipartimento per la Trasformazione Digitale)
Data di inizio e fine dell'attività
1 settembre 2022 - 31 dicembre 2023

Informazioni di contatto

ANAC Autorità Nazionale Anticorruzione (Ufficio Relazioni Internazionali), Giovanni Paolo Sellitto, Relazioni.Internazionali@anticorruzione.it

Dipartimento della Funzione Pubblica, Ugo Bonelli, Esperto Task Force OG , ogp@funzionepubblica.it

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