Verso una piena inclusione delle persone con disabilità
#disabilità Contributi, proposte e best practices per la piena inclusione delle persone con disabilità
Fase 3 – Conferenza nazionale e relazione conclusiva trasmessa al Parlamento
13/12/2021 - 13/03/2022
Fasi del processo
Proposta di OMAR, Osservatorio Malattie Rare: Dopo di noi- legge 112/2016.
La regolamentazione del cosiddetto Dopo di noi è normata dalla Legge 112/2016 che permette ai genitori di persone disabili gravi di destinare dei beni a loro vantaggio creando un patrimonio segregato, allo scopo di finanziare un progetto di vita deciso dai genitori per il proprio figlio. Gli strumenti utilizzabili sono: il trust, l’affidamento fiduciario e i vincoli di destinazione. I principali benefici concessi da detta legge hanno natura tributaria e consistono nell’esenzione fiscale per gli apporti fino a 1,5 milioni di euro, ovvero, in caso di premorte del figlio portatore di fragilità, per la devoluzione dei beni residui ai genitori. Ad oggi l’utilizzo è stato limitato, in tutto il territorio nazionale, considerati i numeri di famiglie con figli disabili in Italia. Rispetto alla normativa citata si riportano di seguito le principali criticità riscontrate: è circoscritta ai soli disabili certificati come gravi ( art 3, comma 3, legge 104/1992); non prevede misure di coordinamento con il ruolo del Giudice tutelare e dell’Amministratore di sostegno; manca una normativa adeguata al nuovo strumento dell’affidamento fiduciario, mentre il vincolo di destinazione è tecnicamente utilizzabile in pochi casi (tipicamente, patrimoni statici); l’unico strumento utilizzabile sarebbe quindi il trust, che è ancora poco conosciuto nel nostro ordinamento, essendo regolato necessariamente da una legge straniera; mancano trustee del terzo settore specializzati in trust a favore di disabili; i costi sono spesso rilevanti. Gli interventi normativi auspicabili sono: estendere la normativa anche ai disabili non gravi; coordinare la legge ‘Dopo di Noi’ con la normativa successoria e con la disciplina delle tutele previste dal Codice civile; diffondere buone prassi per coordinare al meglio l’attività delle famiglie, il controllo dei giudici tutelari e le funzioni degli amministratori di sostegno.
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