Qualità della partecipazione pubblica
Principi e strumenti per realizzare processi partecipativi efficaci e inclusivi
In questa area di lavoro è attivo un confronto tra persone a diverso titolo coinvolte in processi partecipativi (promotori, facilitatori, finanziatori, studiosi, cittadini) finalizzato a individuare le caratteristiche che rendono tali processi realmente innovativi, efficaci e inclusivi.
L'Associazione Italia per la Partecipazione Pubblica, organizzazione della società civile che si è assunta l'impegno di animare queste pagine, ha promosso nel 2023, in collaborazione con un ampio partenariato, un percorso partecipativo per aggiornare i 10 princìpi di qualità della Carta della Partecipazione. Gli esiti delle prime fasi ddi questo percorso sono riassunti nel report pubblicato in questa pagina.
La bozza della nuova Carta della Partecipazione 2024 è in consultazione pubblica su ParteciPA fino al 14 luglio.
La partecipazione della cittadinanza ai processi di costruzione delle politiche pubbliche rafforza la fiducia nelle istituzioni e porta a scelte più mirate, ma la definizione “partecipazione pubblica” raggruppa approcci, ambiti e metodi di coinvolgimento molto diversi, che vanno dalla classica consultazione alla progettazione partecipata (o co-design), alla democrazia deliberativa, all’amministrazione condivisa (co-gestione di beni e servizi). Esistono, purtroppo, anche approcci sbrigativi o demagogici che demotivano fortemente i cittadini e i funzionari ad investire il proprio tempo nei percorsi partecipativi.
Al di là dei diversi ambiti e approcci, possiamo costruire una “cultura comune”, che individui alcuni criteri minimi di qualità per rendere questi percorsi più affidabili ed efficaci? Questa area di lavoro ha proprio l'obiettivo di aprire un confronto, individuare i nodi critici, condividere princìpi e strumenti utili a migliorare la qualità della partecipazione pubblica.
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