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Il percorso di elaborazione della legge regionale sulla partecipazione della Regione Toscana

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19/01/2024 19:15  
Promotore

Regione Toscana


Periodo di realizzazione

Da gennaio 2006 a dicembre 2007


Area di lavoro di riferimento

Qualità della partecipazione pubblica


Ambito prevalente

Innovazione istituzionale


Scala

Regionale


Obiettivi

Tener fede al programma della VIII legislatura “Una regione coesa e partecipata” e rendere effettivo il diritto fondamentale dei cittadini alla partecipazione sancito dalla legislazione nazionale e regionale. Il primo obiettivo è stato quello di attivare uno strumento di incentivazione istituzionale che favorisse lo sviluppo e la sperimentazione di nuove pratiche di democrazia partecipativa, promuovendo la partecipazione come forma ordinaria di amministrazione e di costruzione delle politiche pubbliche. 


Attori coinvolti
  • PROMOTORI: Regione Toscana, Assessorato alla Partecipazione e all’Innovazione istituzionale
  • COLLABORAZIONI: Rete Nuovo Municipio
  • PARTECIPANTI: amministratori locali, associazioni civiche, ricercatori e studiosi della partecipazione


Articolazione del processo partecipativo

Il percorso di discussione ed elaborazione della nuova legge sulla partecipazione è iniziato il 13 gennaio 2006 con una prima affollata assemblea dedicata a 'Le vie della partecipazione'. Si sono poi svolti vari incontri in diverse città toscane ed interviste ai rappresentanti delle principali organizzazioni della società civile ed agli eletti (regionali e locali) di territori e posizioni politiche diverse. È stata inoltre attivata una collaborazione con la Rete Nuovo Municipio, che ha prodotto una raccolta di buone pratiche svolte nel territorio regionale.

Il 19 maggio 2006 si è svolto un importante Seminario Internazionale in cui sono stati presentati e discussi i diversi modelli di democrazia partecipativa già sperimentati in diversi paesi. Gli uffici della Regione, in occasione di questo seminario, hanno presentato un primo documento preparatorio sugli orientamenti della legge (“Le ‘buone ragioni’ di una legge sulla partecipazione”), nonché un “Piccolo vademecum per una legge regionale sulla partecipazione”, redatto dall’Ufficio Legislativo, in cui si proponeva una ricostruzione del quadro giuridico e delle fonti normative entro cui si poteva immaginare una legge regionale sulla partecipazione

Il 18 Novembre 2006 si è svolto l’Electronic Town Meeting a Marina di Carrara: 500 cittadini ed esperti si sono incontrati e, con il supporto di facilitatori e di materiali preparatori, hanno discusso sui possibili contenuti della legge, offrendo indicazioni e orientamenti per la stesura del testo. È stato, inoltre, attivato il sito “partecipazione” (180 mila contatti) e sono stati attivati contatti con altre regioni.

L' 8 febbraio 2007 si sono riuniti i 50 rappresentanti dei tavoli del Town Meeting per discutere il documento preliminare della legge e seguire, nelle settimane successive, l’iter della legge nelle sedi istituzionali: il 4 dicembre 2006 l’assessore Fragai riferiva alla Giunta Regionale sul percorso seguito, sugli esiti dell’incontro di Carrara e sui primi orientamenti nel merito della legge. Nel marzo 2007 la Giunta approverà il Documento Preliminare sulla nuova legge, allegando il Report del TM, e lo trasmette al Consiglio Regionale che lo approverà nella seduta del 27 marzo.

Il 24 maggio 2007 si svolse un seminario a inviti, a cui parteciparono circa 30 giuristi, politologi e sociologi, tra i più impegnati in Italia nella riflessione sulla partecipazione.

Nel corso del mese di giugno si sono poi svolti i tavoli di concertazione istituzionale (confronto con gli enti locali) e generale (confronto con le parti sociali). Si è svolto, inoltre, un seminario interno alla Regione cui hanno partecipato dirigenti e funzionari di tutti i settori.
Successivamente, il 30 luglio, la Giunta approverà la proposta di legge; la commissione consiliare competente la discuterà nel mese di novembre e, infine, il 19 Dicembre, il Consiglio la approverà, con la promulgazione il 27 Dicembre 2007.   Il testo viene pubblicato sul BURT del 3 gennaio 2008. La legge è approvata con il voto favorevole della maggioranza di centrosinistra e di Rifondazione Comunista, l’astensione di Forza Italia e UDC, il voto contrario di AN.


Strumenti di informazione utilizzati

Il piano di comunicazione ha visto: inviti email e cartacei, conferenze stampa, invio di comunicati ai media, produzione di volantini e manifesti, attivazione di uno spazio dedicato nel sito regionale, elaborazione di una “guida alla discussione”, diffusione dei report di ogni incontro, produzione di video e rassegne fotografiche.


Esiti del processo partecipativo

L’esito è stato una legge innovativa, - che da quel momento è stata assunta come punto di riferimento in campo nazionale e internazionale – che, per la prima volta definisce in termini procedurali i principi della democrazia deliberativa. Questo obiettivo è perseguito fissando le modalità con cui enti locali, scuole, imprese e cittadini possono richiedere il sostegno metodologico e finanziario per attivare processi partecipativi locali di qualità. Inoltre, si riprendeva, per la prima volta in Italia, il modello francese del Dibattito pubblico sulle grandi opere; e si istituiva un’Autorità indipendente cui era demandata la gestione della legge. La legge ha poi regolamentato il raccordo con altri momenti partecipativi previsti in vari campi della legislazione regionale, in particolare quelli relativi al governo del territorio e ai vari settori della programmazione delle politiche regionali.   


Restituzione pubblica degli esiti

Gli esiti del percorso sono stati via via restituiti ai partecipanti e alla rete dei partner coinvolti mediante incontri pubblici e report illustrati, pubblicati nel sito internet della Regione Toscana. La bozza dell’articolato della legge è stata condivisa anche con i cittadini rappresentanti dei tavoli di lavoro del Town Meeting, prima dell’avvio dell’iter approvativo. L’approvazione della legge è stata accompagnata da eventi pubblici diffusi in tutto il territorio regionale.


Cosa abbiamo appreso dall'esperienza

Il percorso di elaborazione e poi approvazione della legge regionale toscana sulla partecipazione ha mostrato come sia possibile realizzare un modello di costruzione di una politica (e poi di un testo legislativo) attraverso un complesso e ampio percorso di dialogo e di interlocuzione con una pluralità di soggetti associativi e istituzionali, che ha arricchito enormemente la qualità del “prodotto” e valorizzato esperienze e competenze diffuse nella società. L’iter della legge si è configurato come una vera e propria sequenza deliberativa nel corso della quale tutti coloro che erano interessati hanno avuto l‘opportunità di esprimersi e, fatto molto importante, hanno potuto poi verificare che del loro contributo si era, in varia misura, tenuto conto. E tutto ciò senza far venir meno la legittimazione istituzionale del processo finale di approvazione della legge.


Collegamenti esterni

Tutti i documenti sul percorso partecipativo di elaborazione della prima legge regionale sulla partecipazione si trovano nella seguente pagina:

 https://www.regione.toscana.it/-/le-norme

Altri documenti sulla legge e sulla sua attuazione si trovano sul sito istituzionale dell’Autorità regionale per la partecipazione:

https://www.consiglio.regione.toscana.it/oi/default?idc=47



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Firenze, via Camillo Cavour, 2
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Il primo obiettivo è stato quello di attivare uno strumento di incentivazione istituzionale che favorisse lo sviluppo e la sperimentazione di nuove pratiche di democrazia partecipativa, promuovendo la partecipazione come forma ordinaria di amministrazione e di costruzione delle politiche pubbliche.&nbsp;</p><h5><br></h5><h5>Attori coinvolti</h5><ul><li>PROMOTORI: Regione Toscana, Assessorato alla Partecipazione e all’Innovazione istituzionale</li><li>COLLABORAZIONI: Rete Nuovo Municipio</li><li>PARTECIPANTI: amministratori locali, associazioni civiche, ricercatori e studiosi della partecipazione</li></ul><h5><br></h5><h5><br></h5><h5>Articolazione del processo partecipativo</h5><p>Il percorso di discussione ed elaborazione della nuova legge sulla partecipazione è iniziato il&nbsp;13 gennaio&nbsp;2006 con una prima affollata assemblea dedicata a 'Le vie della partecipazione'. Si sono poi svolti vari incontri in diverse città toscane ed interviste ai rappresentanti delle principali organizzazioni della società civile ed agli eletti (regionali e locali) di territori e posizioni politiche diverse. È stata inoltre attivata una collaborazione con la Rete Nuovo Municipio, che ha prodotto una raccolta di buone pratiche svolte nel territorio regionale.</p><p>Il&nbsp;19 maggio&nbsp;2006 si è svolto un importante Seminario Internazionale in cui sono stati presentati e discussi i diversi modelli di democrazia partecipativa già sperimentati in diversi paesi. 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È stato, inoltre, attivato il sito “partecipazione” (180 mila contatti) e sono stati attivati contatti con altre regioni.</p><p>L'&nbsp;8 febbraio 2007&nbsp;si sono riuniti i 50 rappresentanti dei tavoli del Town Meeting per discutere il documento preliminare della legge e seguire, nelle settimane successive, l’iter della legge nelle sedi istituzionali: il 4 dicembre 2006 l’assessore Fragai riferiva alla Giunta Regionale sul percorso seguito, sugli esiti dell’incontro di Carrara e sui primi orientamenti nel merito della legge. Nel marzo 2007 la Giunta approverà il Documento Preliminare sulla nuova legge, allegando il <em>Report </em>del TM, e lo trasmette al Consiglio Regionale che lo approverà nella seduta del 27 marzo. </p><p>Il 24 maggio 2007 si svolse un seminario a inviti, a cui parteciparono circa 30 giuristi, politologi e sociologi, tra i più impegnati in Italia nella riflessione sulla partecipazione.</p><p>Nel corso del mese di&nbsp;giugno&nbsp;si sono poi svolti i tavoli di concertazione istituzionale (confronto con gli enti locali) e generale (confronto con le parti sociali). Si è svolto, inoltre, un seminario interno alla Regione cui hanno partecipato dirigenti e funzionari di tutti i settori.<br> Successivamente, il 30 luglio, la Giunta approverà la proposta di legge; la commissione consiliare competente la discuterà nel mese di novembre e, infine, il 19 Dicembre, il Consiglio la approverà, con la promulgazione il 27 Dicembre 2007. &nbsp;&nbsp;Il testo viene pubblicato sul BURT del 3 gennaio 2008. La legge è approvata con il voto favorevole della maggioranza di centrosinistra e di Rifondazione Comunista, l’astensione di Forza Italia e UDC, il voto contrario di AN.</p><h5><br></h5><h5>Strumenti di informazione utilizzati</h5><h5><br></h5><p>Il piano di comunicazione ha visto: inviti email e cartacei, conferenze stampa, invio di comunicati ai media, produzione di volantini e manifesti, attivazione di uno spazio dedicato nel sito regionale, elaborazione di una “guida alla discussione”, diffusione dei report di ogni incontro, produzione di video e rassegne fotografiche.</p><h5><br></h5><h5>Esiti del processo partecipativo</h5><p>L’esito è stato una legge innovativa, - che da quel momento è stata assunta come punto di riferimento in campo nazionale e internazionale – che, per la prima volta definisce in termini procedurali i principi della democrazia deliberativa. Questo obiettivo è perseguito fissando le modalità con cui enti locali, scuole, imprese e cittadini possono richiedere il sostegno metodologico e finanziario per attivare processi partecipativi locali di qualità. Inoltre, si riprendeva, per la prima volta in Italia, il modello francese del <em>Dibattito pubblico </em>sulle grandi opere; e si istituiva un’Autorità indipendente cui era demandata la gestione della legge. La legge ha poi regolamentato il raccordo con altri momenti partecipativi previsti in vari campi della legislazione regionale, in particolare quelli relativi al governo del territorio e ai vari settori della programmazione delle politiche regionali.&nbsp;&nbsp;&nbsp;</p><h5><br></h5><h5>Restituzione pubblica degli esiti</h5><p>Gli esiti del percorso sono stati via via restituiti ai partecipanti e alla rete dei partner coinvolti mediante incontri pubblici e report illustrati, pubblicati nel sito internet della Regione Toscana. La bozza dell’articolato della legge è stata condivisa anche con i cittadini rappresentanti dei tavoli di lavoro del Town Meeting, prima dell’avvio dell’iter approvativo. L’approvazione della legge è stata accompagnata da eventi pubblici diffusi in tutto il territorio regionale.<em><br></em></p><h5><br></h5><h5>Cosa abbiamo appreso dall'esperienza</h5><p>Il percorso di elaborazione e poi approvazione della legge regionale toscana sulla partecipazione ha mostrato come sia possibile realizzare un modello di costruzione di una politica (e poi di un testo legislativo) attraverso un complesso e ampio percorso di dialogo e di interlocuzione con una pluralità di soggetti associativi e istituzionali, che ha arricchito enormemente la qualità del “prodotto” e valorizzato esperienze e competenze diffuse nella società. L’iter della legge si è configurato come una vera e propria <em>sequenza deliberativa </em>nel corso della quale tutti coloro che erano interessati hanno avuto l‘opportunità di esprimersi e, fatto molto importante, hanno potuto poi verificare che del loro contributo si era, in varia misura, tenuto conto. E tutto ciò senza far venir meno la legittimazione istituzionale del processo finale di approvazione della legge.</p><h5><br></h5><h5>Collegamenti esterni</h5><p>Tutti i documenti sul percorso partecipativo di elaborazione della prima legge regionale sulla partecipazione si trovano nella seguente pagina:</p><p>&nbsp;<a href=\"https://www.regione.toscana.it/-/le-norme\" rel=\"noopener noreferrer\" target=\"_blank\">https://www.regione.toscana.it/-/le-norme</a></p><p>Altri documenti sulla legge e sulla sua attuazione si trovano sul sito istituzionale dell’Autorità regionale per la partecipazione:</p><p><a href=\"https://www.consiglio.regione.toscana.it/oi/default?idc=47\" rel=\"noopener noreferrer\" target=\"_blank\">https://www.consiglio.regione.toscana.it/oi/default?idc=47</a></p><p><br></p><p><br></p>"},"title":{"en":"","it":"Il percorso di elaborazione della legge regionale sulla partecipazione della Regione Toscana"}}

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