Verso il nuovo Piano nazionale per la famiglia
#PianoNazionaleFamiglia Raccolta di contributi, commenti e suggerimenti
Fase 6 - Report sui Commenti allo Schema di Piano Nazionale per la Famiglia
19/07/2022 - 31/07/2022
Fasi del processo
Rapporto tra generi e generazioni
Il tema ha 4 tipi di lettura: interna al gruppo familiare; esterna allo stesso gruppo riguardante le influenze sociali e culturali; il rapporto generazionale ad intra e ad extra; il rapporto tra generi: interna corporis ed ex corpore. Criticità e risorse, capacità e limiti, costruiscono un groviglio di causalità convergenti. Temi specifici riguardo gli aspetti elencati: economia famigliare/divisione delle risorse; rapporti di genere; lavoro di cura e domestico; comportamenti riproduttivi; stabilità/instabilità matrimoniale. La famiglia non è ambito chiuso nel quale ogni membro svolge un ruolo e una funzione, ma è caleidoscopio della storia umana: ruoli e status vi si evolvono e susseguono in base alla evoluzione delle costruzioni sociali, le generazioni si organizzano secondo un repertorio grazie al significato attribuito alla generazione e alla sessualità, alla alleanza tra gruppi e a quella tra individui. La famiglia è equilibrio tra ciò che è naturale e ciò che è artificiale, luogo sociale e simbolico in cui la differenza, anche quella sessuale, si trasforma in disuguaglianza, con, o anche senza, l’avallo delle norme giuridiche. Consultori e centri antiviolenza sono strutture che accompagnano la famiglia/e nel percorso di appropriazione della dimensione sociale della propria soggettività. Lo Stato, per dirlo con Giovanni Paolo II, si può definire “famiglia di famiglie”: comunità che cresce insieme non dimenticando nessuno o termometro della salute del Paese. La famiglia è percepita come un bene individuale e non bene della società, più come un peso, un soggetto da assistere, malato da curare, e non cura del malato (A. Bagnasco). Occorrerebbe considerare la famiglia come un bene e una risorsa sociale, come un investimento ad alto rendimento, si potrebbe uscire dalla crisi, capitalizzando valore aggiunto, a livello individuale e sociale. Si tratta di “pensare non a che mondo lasciare ai nostri figli, ma a quali figli lasciare il mondo che verrà” (Id).
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