Qualità della partecipazione pubblica
Principi e strumenti per realizzare processi partecipativi efficaci e inclusivi
2. Principio di Fiducia
Un processo partecipativo crea relazioni eque e sincere tra i partecipanti promuovendo un clima di fiducia, di rispetto degli impegni presi e delle regole condivise con i facilitatori, i partecipanti e i decisori. Per mantenere la fiducia è importante che gli esiti del processo partecipativo siano utilizzati.
Segnala un problema
Questo contenuto è inappropriato?
3 commenti
Durante la Giornata della Partecipazione a Bologna, il gruppo di lavoro che ho supportato in qualità di “Custode del principio della FIDUCIA” ha tradotto il concetto in alcune parole chiave condivise:
- Relazioni
- Risultati
- Tempo
- Collaborazione (da intendersi anche in contrapposizione con la competizione che a volte viene incentivata in alcuni percorsi)
- Legittimità
- Collaborazione
- Trasparenza
- Gentilezza
- Complessità
Il disegno con cui il gruppo ha rappresentato il principio rappresenta due mani tese su una clessidra in cui idee e progetti si mescolano per produrre valore. Nella parte alta della clessidra il percorso partecipativo inizia dalle idee e nella parte bassa produce risultati. Le relazioni sono il cuore del principio, al cui centro vi è il percorso partecipativo, per cui è necessario impegno e costanza. La fiducia è connessa al tempo, ovvero avere tempi definiti e costruttivi in ragione di risultati concreti.
In conclusione, il principio di fiducia è un elemento fondamentale per la realizzazione di progetti di innovazione sociale. Quando gli attori coinvolti si fidano reciprocamente, sono più propensi a collaborare e a raggiungere obiettivi comuni.
Aggiungo a questa sintesi come la fiducia è anche un effetto del “rispetto” degli altri principi della carta. In quanto elemento fondativo del capitale sociale nelle comunità, la fiducia (nelle sue dimensioni orizzontale e verticale) è da considerarsi uno dei risultati di processo a cui è necessario lavorare in ogni percorso partecipativo: per raggiungere questo obiettivo è necessario che chi propone il percorso sia capace, in ogni passaggio dello stesso, di una visione strategica ampia, che consideri le implicazioni di tutti i passaggi, di valutare e analizzare quello che emerge dal percorso nei vari passaggi, e di promuovere uno scambio proficuo tra i partecipanti con trasparenza e sincerità.
Concordo. vediamo come si riesce a concretizzare il tutto al meglio !
In un perenne sistema di "conflitti d'interesse" sempre più pronunciati...come si può parlare oggi di "principio di fiducia" senza garantire un reale apporto decisionale definitivo indistintamente ai partecipanti tutti, magari reso tale dall'introduzione di strumenti di Democrazia Diretta...perlatro già presenti ed attivi in Statuti e Regolamenti di alcune tra le principali Municipalità del Paese, tra cui Roma e Torino?
Aggiungi il tuo commento
Accedi o Registrati per aggiungere il tuo commento.
Sto caricando i commenti ...