Verso una piena inclusione delle persone con disabilità
#disabilità Contributi, proposte e best practices per la piena inclusione delle persone con disabilità
Fase 3 – Conferenza nazionale e relazione conclusiva trasmessa al Parlamento
13/12/2021 - 13/03/2022
Fasi del processo
Verso una piena inclusione delle persone con disabilità “invisibile” parte VI- ADULTO
Per i più gravi,affetti dal Disturbo,al compimento del 18 anno di età vengono meno le tutele della legge 104 e invalidità civile come se si arrivasse ad una miracolosa “guarigione”. Bisogna lavorare per favorire la continuità delle tutele delle leggi dopo il compimento del diciottesimo anno di età. E’ indispensabile l’attivazione per adulti con ADHD di Progetti di vita indipendente sulla base di Piani personalizzati specifici (progetti di vita indipendente) perché non esiste alcun tipo di percorso riconosciuto né possibilità di partecipare a percorsi pomeridiani aggregativi.Importante è soffermarsi sui percorsi di inserimento anche a livello sportivo, soprattutto per la carenza di percorsi specifici dedicati ai disturbi comportamentali (come l’ADHD) che non sono inseriti in percorsi di sport integrato. Necessario è lavorare sulle politiche del lavoro, favorendo l’inserimento nelle categorie fragili e svantaggiate anche dei disabili adulti adhd.Quanto ai requisiti soggettivi, le persone con ADHD possono essere incluse tra i “soggetti con incapacità parziale, per motivi di ordine fisico sensoriale e psichico, a provvedere alle proprie esigenze, che non raggiungono la soglia prevista dall’art. 3 della L. 68/99 (norme per il diritto al lavoro dei disabili), e “soggetti in trattamento psichiatrico ed ex degenti di ospedali psichiatrici, anche giudiziali, che non raggiungono la soglia prevista sempre dall’art. 3 della suddetta legge”. Bisogna favorire la collaborazione tra i DSM e i servizi sociali che hanno in carico il paziente con ADHD e i servizi che si occupano delle politiche a favore dell’inserimento lavorativo affinché rendano disponibili certificazioni che attestino le particolari condizioni di svantaggio. Favorire anche per gli ADHD percorsi di collocamento mirato.Si può pensare a dei percorsi formativi in collaborazione con i servizi socio assistenziali che favoriscano un ponte verso l’accesso l’accesso al mercato del lavoro
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