Verso una piena inclusione delle persone con disabilità
#disabilità Contributi, proposte e best practices per la piena inclusione delle persone con disabilità
Fase 3 – Conferenza nazionale e relazione conclusiva trasmessa al Parlamento
13/12/2021 - 13/03/2022
Fasi del processo
Vita indipendente: luogo della possibilita
Vita indipendente, secondo quanto portato avanti dalle famiglie di Fondazione Idea Vita di Milano, è un Progetto che dovrebbe essere prima di tutto il luogo della possibilità, dell’immaginazione, qualcuno direbbe della “creatività” e come tale riguardare tutti i contesti in cui ogni soggetto vive a partire dalla famiglia, come ambiti di osservazione e immaginazione.
Il progetto di vita deve tenere in considerazione la centralità della persona – con bisogni più o meno speciali – in quanto “esistente” nelle diverse fasi della vita, a partire da un qui ed ora che muta e si trasforma.
Parlare di progetto di vita, può far pensare alla possibilità di “progettare la vita” del soggetto con disabilità, di pensare al posto suo, magari inseguendo un sogno o un’immagine appartenente solo a chi educa o insegna.
Per avviare un percorso di vita indipendente ci sembra necessario ideare dei percorsi di avvicinamento di tipo esperienziale:
-a partire dalla casa familiare: ascolto, accoglienza, comprensione della storia
-Affidamento da parte della famiglia di alcune funzioni genitoriali (accompagnamento, assistenza, comprensione della forma comunicativa…da capire in base alla famiglia, alla persona, a cosa è più difficile da ‘affidare ad altri’)
-Esperienza fuori casa in luoghi conosciuti/ o attività
-Esperienza di conoscenza di altre persone, in case che già esistono
-Condividere con altri inquilini, fare esperienza di casa in modo da creare/ far nascere il desiderio dalle persone sul dove e con chi andare a vivere.
Il progetto di vita deve tenere in considerazione la centralità della persona – con bisogni più o meno speciali – in quanto “esistente” nelle diverse fasi della vita, a partire da un qui ed ora che muta e si trasforma.
Parlare di progetto di vita, può far pensare alla possibilità di “progettare la vita” del soggetto con disabilità, di pensare al posto suo, magari inseguendo un sogno o un’immagine appartenente solo a chi educa o insegna.
Per avviare un percorso di vita indipendente ci sembra necessario ideare dei percorsi di avvicinamento di tipo esperienziale:
-a partire dalla casa familiare: ascolto, accoglienza, comprensione della storia
-Affidamento da parte della famiglia di alcune funzioni genitoriali (accompagnamento, assistenza, comprensione della forma comunicativa…da capire in base alla famiglia, alla persona, a cosa è più difficile da ‘affidare ad altri’)
-Esperienza fuori casa in luoghi conosciuti/ o attività
-Esperienza di conoscenza di altre persone, in case che già esistono
-Condividere con altri inquilini, fare esperienza di casa in modo da creare/ far nascere il desiderio dalle persone sul dove e con chi andare a vivere.
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