Verso una piena inclusione delle persone con disabilità
#disabilità Contributi, proposte e best practices per la piena inclusione delle persone con disabilità
Fase 3 – Conferenza nazionale e relazione conclusiva trasmessa al Parlamento
13/12/2021 - 13/03/2022
Fasi del processo
Servizi educativi territoriali
Per molte persone con disabilità il tradizionale centro diurno è "troppo noioso" perchè comunque con abilità ed autonomie significative, ma le stesse persone non potranno mai entrare nel sistema dell'integrazione lavorativa come previsto dalla LR 68/99 o da varie normative regionali.
Esistono alcune esperienze come le UET (Unità Educative Territoriali) in Friuli-Venezia Giulia o Piemonte che si presentano come servizi alternativi ai centri semiresidenziali. L'organizzazione tipo prevede la presenza di due educatori per 6-7 persone con disabilità, una logistica minima (una stanza "per stare quando fuori piove", una cucina ed un bagno) anche in convenzione con soggetti della comunità (associazioni , parrocchie,..). L'importante è l'attività che viene svolta dal gruppo, centrata su ipotesi di servizio per e con la comunità in cui la UET è inserita, per favorire anche la presa in carico comunitaria.
Esistono alcune esperienze come le UET (Unità Educative Territoriali) in Friuli-Venezia Giulia o Piemonte che si presentano come servizi alternativi ai centri semiresidenziali. L'organizzazione tipo prevede la presenza di due educatori per 6-7 persone con disabilità, una logistica minima (una stanza "per stare quando fuori piove", una cucina ed un bagno) anche in convenzione con soggetti della comunità (associazioni , parrocchie,..). L'importante è l'attività che viene svolta dal gruppo, centrata su ipotesi di servizio per e con la comunità in cui la UET è inserita, per favorire anche la presa in carico comunitaria.
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