Verso una piena inclusione delle persone con disabilità
#disabilità Contributi, proposte e best practices per la piena inclusione delle persone con disabilità
Fase 3 – Conferenza nazionale e relazione conclusiva trasmessa al Parlamento
13/12/2021 - 13/03/2022
Fasi del processo
Proposte per una effettiva attuazione dei progetti di vita indipendente
Riconoscendo alle persone con disabilità i diritti di tutti i cittadini, la “Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità” richiede di ripensare l’intero assetto organizzativo del sistema sociosanitario. La libertà di scelta di dove e con chi vivere indipendentemente dalla disabilità (art.19 della Convenzione) e di essere inclusi nei normali contesti di vita, attraverso l’individuazione e la messa in atto delle necessarie misure di sostegno e dunque di progetti personalizzati e coprogettati con la persona e la sua famiglia, non appare compatibile con una visione della disabilità secondo la quale la persona deve essere innanzitutto sistemata in luoghi ad essa dedicati.
Ciò che come famiglie del Comitato 162 Piemonte chiediamo è:
che si interrompa il circolo vizioso che costringe la persona con disabilità ad avvalersi prevalentemente di quei servizi per i quali è garantita mandatoriamente la copertura finanziaria, intervenendo con adeguate misure legislative che permettano, per chi lo desidera, di riorientare i finanziamenti destinati al pagamento di rette per strutture residenziali e semiresidenziali, alla realizzazione di veri progetti di vita;
che si faccia formazione a tutti i livelli per supportare i servizi sociosanitari nella definizione dei nuovi processi necessari per dare piena attuazione alla Convenzione ONU, con particolare attenzione alle figure professionali che dovranno accompagnare la persona con disabilità nella realizzazione del proprio progetto di vita, all’interno o all’esterno della famiglia di origine.
Ciò che come famiglie del Comitato 162 Piemonte chiediamo è:
che si interrompa il circolo vizioso che costringe la persona con disabilità ad avvalersi prevalentemente di quei servizi per i quali è garantita mandatoriamente la copertura finanziaria, intervenendo con adeguate misure legislative che permettano, per chi lo desidera, di riorientare i finanziamenti destinati al pagamento di rette per strutture residenziali e semiresidenziali, alla realizzazione di veri progetti di vita;
che si faccia formazione a tutti i livelli per supportare i servizi sociosanitari nella definizione dei nuovi processi necessari per dare piena attuazione alla Convenzione ONU, con particolare attenzione alle figure professionali che dovranno accompagnare la persona con disabilità nella realizzazione del proprio progetto di vita, all’interno o all’esterno della famiglia di origine.
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