Verso una piena inclusione delle persone con disabilità
#disabilità Contributi, proposte e best practices per la piena inclusione delle persone con disabilità
Fase 3 – Conferenza nazionale e relazione conclusiva trasmessa al Parlamento
13/12/2021 - 13/03/2022
Fasi del processo
Istruzione inclusiva e accessibile: carenza di educatori a scuola e al domicilio
L'inclusione scolastica si avvale, oltre che degli insegnanti di sostegno e di classe, anche di figure professionali fornite dagli Enti Locali (Assistenti per l’autonomia e la comunicazione) a norma dell’art.13 della L.104/92. In ambito scolastico le mansioni di suddetto personale sono finalizzate all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni disabili, nonché a contribuire all’effettiva integrazione scolastica e sociale degli stessi.
Tali operatori collaborano con gli insegnanti ed il personale della scuola per l’effettiva partecipazione dell’alunno con disabilità a tutte le attività scolastiche, ricreative e formative previste dal Piano dell’Offerta Formativa, comprese le visite d’istruzione.
L’art. 3 della Costituzione prevede, di fatto, la parità del trattamento e pari opportunità delle persone con disabilità. Per evitare discriminazioni sul percorso degli apprendimenti e dell’inclusione scolastica, la Regione F.V.G. ha istituito un Fondo per l’Autonomia Possibile (LR 6/2006) che prevede, anche per i minori con disabilità, un Assegno per l’Autonomia finalizzato ad ottenere un servizio educativo anche al domicilio, a supporto della propria autonomia personale e per rafforzare competenze cognitive e sociali ad integrazione anche del lavoro scolastico.
Si rileva tuttavia, di recente, una gravissima carenza di educatori (Educatore professionale socio-pedagogico, Educatore professionale socio-sanitario, Pedagogista) e assistenti alla comunicazione. Il motivo troverebbe radici in più fattori: incarichi di lavoro non stabili nel tempo con conseguente precarietà economica, numero chiuso presso le università deputate alla loro formazione, impossibilità di impiegare come educatore altre figure, come ad esempio gli psicologi (Legge Iori). Tutto ciò aggravato anche dall’aumentato impiego nella scuola della MAD che assorbe gli educatori dal territorio evidenziando una carenza endemica di personale nella scuola.
Tali operatori collaborano con gli insegnanti ed il personale della scuola per l’effettiva partecipazione dell’alunno con disabilità a tutte le attività scolastiche, ricreative e formative previste dal Piano dell’Offerta Formativa, comprese le visite d’istruzione.
L’art. 3 della Costituzione prevede, di fatto, la parità del trattamento e pari opportunità delle persone con disabilità. Per evitare discriminazioni sul percorso degli apprendimenti e dell’inclusione scolastica, la Regione F.V.G. ha istituito un Fondo per l’Autonomia Possibile (LR 6/2006) che prevede, anche per i minori con disabilità, un Assegno per l’Autonomia finalizzato ad ottenere un servizio educativo anche al domicilio, a supporto della propria autonomia personale e per rafforzare competenze cognitive e sociali ad integrazione anche del lavoro scolastico.
Si rileva tuttavia, di recente, una gravissima carenza di educatori (Educatore professionale socio-pedagogico, Educatore professionale socio-sanitario, Pedagogista) e assistenti alla comunicazione. Il motivo troverebbe radici in più fattori: incarichi di lavoro non stabili nel tempo con conseguente precarietà economica, numero chiuso presso le università deputate alla loro formazione, impossibilità di impiegare come educatore altre figure, come ad esempio gli psicologi (Legge Iori). Tutto ciò aggravato anche dall’aumentato impiego nella scuola della MAD che assorbe gli educatori dal territorio evidenziando una carenza endemica di personale nella scuola.
Segnala un problema
Questo contenuto è inappropriato?
Condividi: