Verso una piena inclusione delle persone con disabilità
#disabilità Contributi, proposte e best practices per la piena inclusione delle persone con disabilità
Fase 3 – Conferenza nazionale e relazione conclusiva trasmessa al Parlamento
13/12/2021 - 13/03/2022
Fasi del processo
Aggiornamento della normativa in tema di accessibilità
A livello nazionale le norme attualmente vigenti in tema di accessibilità ed eliminazione delle barriere architettoniche (L. 13/89, D.M. 236/89, L. 104/92, D.P.R. 503/96) risultano datate ed in parte non armonizzate con disposizioni legislative di valenza più ampia e di più recente emanazione (L. 67/06, L. 18/09, European Accessibility Act).
Le norme tecniche vigenti si applicano agli interventi edilizi di nuova costruzione o integrale ristrutturazione. La recente semplificazione procedurale relativa alla presentazione delle pratiche edilizie ha moltiplicato la tipologia di interventi esenti dalla verifica dei requisiti di accessibilità.
Al contempo, la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità ha sancito il riconoscimento di molteplici diritti inviolabili, aprendo un potenziale conflitto con le norme pre-vigenti che ammettono l’inaccessibilità di luoghi anche rilevanti per la vita quotidiana e di relazione di ogni persona. Inoltre ha introdotto la definizione di progettazione universale, incoraggiandone il recepimento all’interno di norme e linee guida e richiedendo ai progettisti un nuovo approccio che consideri le molteplici esigenze delle persone.
Le norme nazionali in tema di accessibilità ed eliminazione delle barriere architettoniche andrebbero riviste in armonia con la L. 18/09, recependo i principi della progettazione universale, definendo con precisione un più ampio campo di applicazione che sia coerente con le procedure edilizie richieste, garantendo un rinvio dinamico a norme di settore correlate (ad esempio Direttiva Macchine, norme in tema di sicurezza ed emergenza) ed introducendo requisiti di accessibilità anche relativi a prodotti e servizi, web e media. Inoltre, come sollecitato dalle associazioni di persone con disabilità, andrebbe sancito un obbligo inderogabile di accessibilità per gli ambulatori dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta, e delle strutture convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale.
Le norme tecniche vigenti si applicano agli interventi edilizi di nuova costruzione o integrale ristrutturazione. La recente semplificazione procedurale relativa alla presentazione delle pratiche edilizie ha moltiplicato la tipologia di interventi esenti dalla verifica dei requisiti di accessibilità.
Al contempo, la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità ha sancito il riconoscimento di molteplici diritti inviolabili, aprendo un potenziale conflitto con le norme pre-vigenti che ammettono l’inaccessibilità di luoghi anche rilevanti per la vita quotidiana e di relazione di ogni persona. Inoltre ha introdotto la definizione di progettazione universale, incoraggiandone il recepimento all’interno di norme e linee guida e richiedendo ai progettisti un nuovo approccio che consideri le molteplici esigenze delle persone.
Le norme nazionali in tema di accessibilità ed eliminazione delle barriere architettoniche andrebbero riviste in armonia con la L. 18/09, recependo i principi della progettazione universale, definendo con precisione un più ampio campo di applicazione che sia coerente con le procedure edilizie richieste, garantendo un rinvio dinamico a norme di settore correlate (ad esempio Direttiva Macchine, norme in tema di sicurezza ed emergenza) ed introducendo requisiti di accessibilità anche relativi a prodotti e servizi, web e media. Inoltre, come sollecitato dalle associazioni di persone con disabilità, andrebbe sancito un obbligo inderogabile di accessibilità per gli ambulatori dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta, e delle strutture convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale.
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