Verso una piena inclusione delle persone con disabilità
#disabilità Contributi, proposte e best practices per la piena inclusione delle persone con disabilità
Fase 3 – Conferenza nazionale e relazione conclusiva trasmessa al Parlamento
13/12/2021 - 13/03/2022
Process phases
Censire in ogni Azienda sanitaria le apparecchiature TC ed indirizzare i malati oncologici e con altre patologie ai centri con TC di ultima generazion
In Italia abbiamo apparecchi TAC a 32 strati (se non di meno) e TAC di ultima generazione a 640 strati.
A cosa servono gli strati delle TAC?
Una TAC a più strati ha il vantaggio di emanare meno radiazioni, effettuare più scansioni ("fettine") dei tessuti/organi, quindi consente ai radiologi una diagnostica più precisa ed attendibile (con molte meno radiazioni per il paziente), rispetto alle vecchie TAC (a 16 strati).
Mi chiedo:
quante TAC vecchie a pochi strati esistono ancora in Italia?
quanto le TAC di nuova generazione ed a più strati riuscirebbero a vedere meglio ciò che invece le TAC a pochi strati non vedono?
quando la Sanità investirà in queste nuove apparecchiature? Considerando che un paziente oncologico, ma non solo, ha necessità di sottoporsi a più controlli TAC ravvicinati nel tempo, quante radiazioni (legate alle vecchie TC) accumulerà?
e quanto accurata sarà la diagnosi, dato che potrebbero "sfuggire" lesioni di piccole dimensioni all'occhio del radiologo, dotato di un apparecchio datato?
Non sarebbe il caso di non comprare più gli apparecchi TAC con pochi strati, acquisti dettati dal "risparmio", in quanto dopo qualche anno queste TC costano meno?
A cosa servono gli strati delle TAC?
Una TAC a più strati ha il vantaggio di emanare meno radiazioni, effettuare più scansioni ("fettine") dei tessuti/organi, quindi consente ai radiologi una diagnostica più precisa ed attendibile (con molte meno radiazioni per il paziente), rispetto alle vecchie TAC (a 16 strati).
Mi chiedo:
quante TAC vecchie a pochi strati esistono ancora in Italia?
quanto le TAC di nuova generazione ed a più strati riuscirebbero a vedere meglio ciò che invece le TAC a pochi strati non vedono?
quando la Sanità investirà in queste nuove apparecchiature? Considerando che un paziente oncologico, ma non solo, ha necessità di sottoporsi a più controlli TAC ravvicinati nel tempo, quante radiazioni (legate alle vecchie TC) accumulerà?
e quanto accurata sarà la diagnosi, dato che potrebbero "sfuggire" lesioni di piccole dimensioni all'occhio del radiologo, dotato di un apparecchio datato?
Non sarebbe il caso di non comprare più gli apparecchi TAC con pochi strati, acquisti dettati dal "risparmio", in quanto dopo qualche anno queste TC costano meno?
Gentile Ministro Stefani, propongo di:
- censire il numero e la tipologia (numero di strati) delle apparecchiature TC esistenti al Nord, al Centro, al Sud Italia, in ciascuna Regione ed Azienda sanitaria locale;
- nelle more di dotare le ASL di TC di nuova generazione, quantomeno al momento delle prenotazioni tramite CUP di dirottare i pazienti oncologici, con malattie polmonari, cardiovascolari gravi etc. ad eseguire la TC verso paesi in cui vi siano TAC di nuova generazione, ad elevato numero di strati. Grazie
- censire il numero e la tipologia (numero di strati) delle apparecchiature TC esistenti al Nord, al Centro, al Sud Italia, in ciascuna Regione ed Azienda sanitaria locale;
- nelle more di dotare le ASL di TC di nuova generazione, quantomeno al momento delle prenotazioni tramite CUP di dirottare i pazienti oncologici, con malattie polmonari, cardiovascolari gravi etc. ad eseguire la TC verso paesi in cui vi siano TAC di nuova generazione, ad elevato numero di strati. Grazie
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