Verso una piena inclusione delle persone con disabilità
#disabilità Contributi, proposte e best practices per la piena inclusione delle persone con disabilità
Fase 3 – Conferenza nazionale e relazione conclusiva trasmessa al Parlamento
13/12/2021 - 13/03/2022
Fasi del processo
Accessibilità è comunicazione
Le legislazioni esistenti in diversi Paesi sui diritti umani, così come la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, contengono norme sul diritto all'accessibilità e considerano la mancanza di accessibilità come una violazione dei diritti umani.
Non sempre le norme concordate si traducono in azioni concrete e Il diritto di accesso alla comunicazione non viene assolutamente preso in considerazione quando riguarda persone che, per cause e patologie diverse, presentano Complessi Bisogni Comunicativi; le barriere che queste persone incontrano ogni giorno nella comunità in cui vivono hanno gravi conseguenze sulla loro possibilità di partecipazione sociale. Poiché i bisogni delle persone con gravi difficoltà comunicative continuano a essere negati e spesso non riconosciuti, è nostro compito aumentare la consapevolezza che accessibilità è anche comunicazione.
Accessibilità alla comunicazione vuol dire avere i modi, i supporti e le opportunità per comunicare in modo efficace, significativo, accurato e autentico per accedere a beni e servizi alla pari di tutte le persone (Collier, 2012).
Tutti conoscono Il simbolo della sedia a rotelle che indica rampe e luoghi accessibili agli edifici. Vorremmo che nei negozi, nei supermercati, nei luoghi pubblici e dove si svolgono attività culturali, sportive, religiose, , sui mezzi di trasporto, negli ospedali e negli ambulatori medici apparisse un simbolo che significhi “questo luogo e accessibile a chi non può parlare o ha un linguaggio difficilmente comprensibile, a chi fatica a comprendere quello che gli viene detto, e a chi comunica con gesti, con tabelle di comunicazione con simboli, lettere e parole, con ausili e con altre modalità non verbali”. Vorremmo che un simbolo segnalasse alle persone che non parlano che troveranno nella struttura che lo espone chi sa come interagire con loro, non li evita e li considera persone capaci di pensare anche se non possono parlare.
Non sempre le norme concordate si traducono in azioni concrete e Il diritto di accesso alla comunicazione non viene assolutamente preso in considerazione quando riguarda persone che, per cause e patologie diverse, presentano Complessi Bisogni Comunicativi; le barriere che queste persone incontrano ogni giorno nella comunità in cui vivono hanno gravi conseguenze sulla loro possibilità di partecipazione sociale. Poiché i bisogni delle persone con gravi difficoltà comunicative continuano a essere negati e spesso non riconosciuti, è nostro compito aumentare la consapevolezza che accessibilità è anche comunicazione.
Accessibilità alla comunicazione vuol dire avere i modi, i supporti e le opportunità per comunicare in modo efficace, significativo, accurato e autentico per accedere a beni e servizi alla pari di tutte le persone (Collier, 2012).
Tutti conoscono Il simbolo della sedia a rotelle che indica rampe e luoghi accessibili agli edifici. Vorremmo che nei negozi, nei supermercati, nei luoghi pubblici e dove si svolgono attività culturali, sportive, religiose, , sui mezzi di trasporto, negli ospedali e negli ambulatori medici apparisse un simbolo che significhi “questo luogo e accessibile a chi non può parlare o ha un linguaggio difficilmente comprensibile, a chi fatica a comprendere quello che gli viene detto, e a chi comunica con gesti, con tabelle di comunicazione con simboli, lettere e parole, con ausili e con altre modalità non verbali”. Vorremmo che un simbolo segnalasse alle persone che non parlano che troveranno nella struttura che lo espone chi sa come interagire con loro, non li evita e li considera persone capaci di pensare anche se non possono parlare.
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