Verso una piena inclusione delle persone con disabilità
#disabilità Contributi, proposte e best practices per la piena inclusione delle persone con disabilità
Fase 3 – Conferenza nazionale e relazione conclusiva trasmessa al Parlamento
13/12/2021 - 13/03/2022
Fasi del processo
Favo chiede una legge per il diritto all’oblio (right to be forgotten) dei guariti dal cancro che consenta l’accesso al credito ed alle assicurazioni
Il 27% di chi vive in Italia dopo una diagnosi di cancro, quasi 1 milione di persone, è considerato clinicamente guarito ed è tornato ad avere la stessa aspettativa di vita della popolazione generale. Purtroppo, però, alla guarigione clinica non corrisponde ancora quella sociale ed i guariti devono affrontare discriminazioni che impediscono loro di riprendere una vita normale. FAVO da anni ha sollevato il problema degli ex malati di cancro che incontrano difficoltà ad ottenere prestiti o mutui ed anche nel sottoscrivere o mantenere una copertura assicurativa, per le malattie o sulla vita. https://osservatorio.favo.it/wp-content/uploads/2020/03/R09.Cap_.07.pdf
Per gli ex malati, sono necessarie norme che consentano loro un reale ed effettivo ritorno alla vita dopo il cancro, alla pari delle persone sane. È il cosiddetto “diritto all’oblio”, per cui un paziente oncologico non è tenuto a dichiarare la pregressa patologia, trascorso un certo periodo di tempo dalla diagnosi e dalla conclusione dei trattamenti.
Francia, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi e Portogallo si sono dotati di leggi sul “diritto all'oblio” (right to be forgotten) secondo il principio che le persone in remissione e/o guarite dal cancro, trascorsi un determinato numero di anni dalla fine dei trattamenti non sono tenute ad informare gli assicuratori o le agenzie di prestito sulla loro pregressa diagnosi. Il fondamento di tale norma è che l’interesse alla conoscenza di un certo fatto, per la controparte negoziale, è racchiuso in quello spazio temporale in cui il rischio di salute è ancora presente e con il trascorrere del tempo diminuisce progressivamente fino a scomparire.
FAVO chiede che Governo e Parlamento approvino una normativa ad hoc che garantisca l’equo accesso all’offerta assicurativa ed al credito per le persone guarite dal cancro o lungoviventi oncologiche.
Per gli ex malati, sono necessarie norme che consentano loro un reale ed effettivo ritorno alla vita dopo il cancro, alla pari delle persone sane. È il cosiddetto “diritto all’oblio”, per cui un paziente oncologico non è tenuto a dichiarare la pregressa patologia, trascorso un certo periodo di tempo dalla diagnosi e dalla conclusione dei trattamenti.
Francia, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi e Portogallo si sono dotati di leggi sul “diritto all'oblio” (right to be forgotten) secondo il principio che le persone in remissione e/o guarite dal cancro, trascorsi un determinato numero di anni dalla fine dei trattamenti non sono tenute ad informare gli assicuratori o le agenzie di prestito sulla loro pregressa diagnosi. Il fondamento di tale norma è che l’interesse alla conoscenza di un certo fatto, per la controparte negoziale, è racchiuso in quello spazio temporale in cui il rischio di salute è ancora presente e con il trascorrere del tempo diminuisce progressivamente fino a scomparire.
FAVO chiede che Governo e Parlamento approvino una normativa ad hoc che garantisca l’equo accesso all’offerta assicurativa ed al credito per le persone guarite dal cancro o lungoviventi oncologiche.
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