Verso una piena inclusione delle persone con disabilità
#disabilità Contributi, proposte e best practices per la piena inclusione delle persone con disabilità
Fase 3 – Conferenza nazionale e relazione conclusiva trasmessa al Parlamento
13/12/2021 - 13/03/2022
Fasi del processo
“Se fossi io?” Una domanda ineludibile.
È necessario uniformare tutta la legislazione nazionale e regionale alla Legge 18/2009 (Conv. ONU sui diritti delle persone con disabilità); riorganizzare i servizi sociali (anche a livello amministrativo) in questa ottica e formare gli operatori al passaggio, non più rinviabile, dal paradigma assistenziale a quello dei diritti. Il diritto alla Vita indipendente (art. 19) è diritto strumentale a tutti gli altri. Attraverso i progetti personalizzati di vita indipendente, tutte le persone con disabilità devono poter assumere la regia della propria vita con gli adeguati sostegni che sono loro necessari. La Convenzione ONU, nonché legge 18/2009 non parla mai di gravità. Parliamo, pertanto, di TUTTE le persone con disabilità. È necessario il passaggio dai luoghi protetti a quelli di tutti; dal lavoro di assistenza a quello di accompagnamento nel mondo; da una vita “protetta” ad un’Esistenza piena. Dalla vita indipendente deriva anche il diritto al lavoro nel significato che questo ha per ogni persona, quello di emancipazione, di accesso alla cittadinanza sociale e alla possibilità di mantenersi in modo dignitoso. I percorsi train and place non funzionano. Le statistiche sulle assunzioni delle persone con disabilità a seguito di percorsi pre lavorativi, fal, stage e tirocini in contesti protetti urlano vendetta. È necessario, ad ogni livello ed in ogni ambito, comprendere che la disabilità è una limitazione che interagisce col contesto. Non possiamo chiedere ad una persona con disabilità di essere un po’ meno disabile. Dobbiamo modificare il contesto per renderlo favorevole all’esercizio di ogni diritto. È tempo di lasciare da parte cartelle cliniche ed etichette, per concentrarsi sulla Persona e i suoi desideri. È ancora più necessario, ogni volta che ci si trova a decidere per le persone con disabilità domandarsi: “Se fossi io?”. Ecco. Se va bene per tutti (con e senza disabilità), allora va bene. Altrimenti no.
Ass. YAWP (disabilità intellettiva)
Ass. YAWP (disabilità intellettiva)
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