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Discriminazione tra pensionati residenti all'estero
La discriminazione da sopprimere è la differenza della pensione percepita da ex dipendenti privati e ex dipendenti pubblici residenti in UE. I pensionati privati ricevono la pensione lorda tassata nello Stato in cui risiedono, di solito con un grande risparmio dovuto alla minore imposizione rispetto all'Italia. I pensionati pubblici, al contrario, ricevono la pensione tassata in Italia con un'alta imposizione fiscale. Nessuno ha mai operato per rimuovere tale discriminazione, peraltro rifiutata dall'art. 3 della Costituzione italiana: questa profonda ingiustizia è un abuso ingiustificabile. Si sottolinea inoltre, un altro fondamento da considerare logicamente contraddittorio: le ritenute praticate sulle pensioni sono l'Irpef e le addizionali regionali e comunali. L'Irpef è un'imposta che viene trattenuta per finanziare i servizi che lo Stato offre (?) ai cittadini, dunque la domanda: "Perché un pensionato italiano residente all'estero deve pagare i servizi di cui non usufruisce?".
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4 commenti
Mi sembra fuori tema...qui si fanno proposte su come dovrebbe funzionare ParticiPA.
… scusa se ho urtato la tua sensibilità
Conversazioni con Cottonpoldo
Ritengo che sia una vera ingiustizia, gli eventuali prelievi fiscali dovrebbero andare allo Stato dove si vive non usufruendo più delle strutture dello Stato d'origine....
:-)
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