Il Piano Locale del Governo Aperto della città di Palermo
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AZIONE
L'impegno richiesto al Comune riguarda l'approvazione del Regolamento per la gestione condivisa dei Beni Comuni in discussione nella commissione consiliare competente. Per favorire quest’approvazione si promuoverà una consultazione pubblica sugli emendamenti proposti al testo sulla base Labsus.Una fase di discussione e consultazione pubblica infatti avrebbe il pregio di rivitalizzare la discussione sugli emendamenti già presentati nel 2019 e di accoglierne di nuovi; sottrarrebbe la discussione sul Regolamento alle dinamiche di eventuali contrapposizioni politiche per restituirlo al merito della necessità di implementare le forme di partecipazione civica nella pubblica amministrazione.Attivare forme di gestione condivisa dei Beni Comuni, intesi come beni e servizi pubblici, implica una modifica dell'approccio che l'ente locale intrattiene con le/i cittadini: non solo erogatore di servizi ed esattore dei tributi connessi ma attivatore di processi di condivisione delle politiche che riguardano i settori che in maggior misura determinano poi la qualità della vita e delle relazioni di una comunità.La gestione condivisa dei Beni Comuni necessita da parte dell'ente dell'effettivo riconoscimento del ruolo e del contributo che le/i cittadini possono apportare attraverso processi partecipativi diffusi al benessere della comunità, riconoscendo di conseguenza agli stessi la dignità di interlocutori accreditati all'interno di uno spazio civico riconosciuto e regolamentato, non episodico. Il Comune di Palermo ha riconosciuto questo ruolo alla cittadinanza attraverso il regolamento per l'istituzione delle Consulte approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 82 del 08/05/2014 attraverso il quale sono state istituite le Consulte delle Culture, della Pace, delle biciclette. In tale deliberazione si legge: “Il Comune di Palermo riconosce nella partecipazione dei cittadini e delle cittadine residenti, delle associazioni e dei gruppi portatori di interessi diffusi uno strumento fondamentale per implementare tutte le forme di democrazia partecipata, incluse anche la gestione oculata dei beni comuni, garantendone attraverso strumenti idonei, l’effettivo esercizio. A tal fine, ai sensi dell’art.13 dello Statuto, istituisce consulte tematiche con attenzione a tutte le problematiche sociali."L'istituzione della Consulta permanente dei Beni Comuni e della partecipazione è strettamente connessa all'impegno richiesto di approvazione del Regolamento per la gestione condivisa dei beni comuni di cui la Consulta dovrebbe essere parte integrante e necessaria per allargare e rendere effettiva la partecipazione della cittadinanza anche in forma tematica e decentrata ai quartieri e alle circoscrizioni.
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1 comment
Mi sembra un ottima iniziativa per favorire la rigenerazione della cittá attraverso una partecipazione attiva dei cittadini, che avrebbero cosí l'occasione di mettere le proprie capacità a servizio della collettività. Molti spazi urbani e immobili inutilizzati potrebbero così prendere una nuova vita, trasformandosi da buchi neri a nuove opportunità di crescita e sviluppo per la città.
Mi preme inoltre sottolineare l'importanza che avrebbe, nella gestione dei Beni Comuni, il coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado per l'educazione alla cittadinanza attiva, attraverso la diffusione ed il radicamento delle pratiche di collaborazione nelle azioni di cura dei Beni comuni e la la sottoscrizione di patti di collaborazione fra genitori, studenti e istituzione scolastiche.
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