Qualità della partecipazione pubblica
Principi e strumenti per realizzare processi partecipativi efficaci e inclusivi
10. Valutazione
I processi partecipativi devono essere valutati con adeguate metodologie, coinvolgendo anche i partecipanti e gli altri attori interessati. I risultati devono essere resi pubblici e comprensibili.
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3 commenti
Al workshop del 22 settembre a Bologna, il gruppo di lavoro che ho supportato in qualità di “Custode del principio di Valutazione" ha lavorato congiuntamente per definire una sintesi di "cosa il principio rende possibile fare in concreto”. Le parole chiave comuni emerse sono state:
- Importanza del metodo
- Sostenibile
- Fruibile nei territori
- Duratura nel tempo
- Customer satisfaction
- Visibilità trasversale tra i progetti
Nel disegno in metafora prodotto dal gruppo, il principio di valutazione è raffigurato come la realizzazione di un film: la cinepresa proietta sullo schermo quello che è avvenuto nel percorso partecipativo, poiché è necessario rivedere al rallentatore il processo e individuare ciò che ha funzionato e ciò che deve essere migliorato. Gli elementi sul tavolo ripreso dalla videocamera sono i temi su cui lavorano i processi partecipativi.
Il gruppo ha evidenziato come la valutazione sia ancora un “elemento poco conosciuto”, il fanalino di coda dei percorsi partecipati che deve essere difeso e supportato (e personalmente aggiungo anche in primis applicato!).
Dovrebbero essere effettivamente dal "valore cogente"...e quindi a modalità concretamente "partecipativo-decisionale"
La nostra esperienza racconta che in assenza di criteri di valutazione ex ante tutti fanno quello che vogliono, con tempi e modi molto elastici, soprattutto per quanto riguarda le istituzioni. Anzi, senza tali criteri assistiamo a vere situazioni d'empasse temporale e di commons washing. Le prime sono facilmente valutabili e il nostro esempio è emblematico (dopo un anno e mezzo dalla conclusione della prima fase non siamo partiti neanche con la seconda); le seconde sono impalpabili ma decisamente evidenti e pericolose perchè sono orientate a salvare il risultato auspicato (la sistemazione del parco), a fini elettoralistici (la fine del progetto è previsto a ridosso delle nuove elezioni comunali) ma inevitabilmente minacciano le relazioni che faticosamente si sono attivate col processo partecipativo. La valutazione deve smascherare questi vistosi atteggiamenti di falsa democrazia partecipativa con frequenti comunicazioni pubbliche sull'avanzamento del processo e la relativa soddisfazione dei cittadini impegnati sui beni comuni.
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