Qualità della partecipazione pubblica
Principi e strumenti per realizzare processi partecipativi efficaci e inclusivi
Utilizzare un semplice questionario finale, bastato sulla Carta della Partecipazione, per valutare il buon andamento di ogni processo partecipativo
La Carta della Partecipazione potrebbe funzionare egregiamente sia come rapido momento formativo iniziale, presentandola (o quantomeno mettendola a disposizione come opuscolo) all'inizio di ogni processo, come promemoria, sia utilizzandola come momento valutativo alla fine del processo partecipativo (es. tramite un questionario-form di Google), sottoponendola ai partecipanti ed associando una possibilità di valutazione (in genere da 1 a 5) per ognuno dei principi della Carta, in modo da avere un riscontro pubblico su quanto si sia stati in grado di applicare tali principi nel processo in oggetto.
Un buon processo partecipativo dovrebbe riuscire a totalizzare una media di valutazione di almeno 3 in ognuno dei principi; se la media complessiva delle valutazioni (la media tra i riscontri di tutti i principi della Carta) è poi inferiore a 3, è lecito considerare nullo il valore di quel processo, che evidentemente non era di partecipazione ma solo di informazione-condizionamento.
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Certe Regole vanno però prima condivise ed accettate in maniera del tutto trasversale, o comunque a maggioranza.
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