Verso una piena inclusione delle persone con disabilità

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fonte: {"body":{"it":"Le Associazioni TOMMY E CECILIA APS e FAMIGLIE DISABILI LOMBARDE APS sottolineano la mancanza di una rete strutturata tra gli Enti (Comuni - ATS – scuole) e le Associazioni sportive (centri sportivi - palestre – piscine), nonché la mancanza quasi totale di incentivi per attività di inclusione sociale e attività di riabilitazione psicofisica di persone con disabilità. Se è vero che la Convenzione sui diritti delle Persone con Disabilità (NY 13/12/2006) ratificata con L. 3 marzo 2009 n. 18 sottolinea l’importanza e il diritto allo sport delle persone con disabilità, è anche vero che il beneficio di uno sport inclusivo non riguarda esclusivamente la persona con disabilità, ma arricchisce anche chi la pratica insieme alle persone con disabilità. È allora necessario che ai Comuni, alle Società sportive, ai singoli istruttori venga riconosciuto un incentivo per abbattere le barriere architettoniche e culturali ancora esistenti e per non restare passivi di fronte alla possibilità di intervenire concretamente nell’INTEGRAZIONE SPORTIVA E SOCIALE. A chi si prodiga a intervenire con percorsi di guida su pavimenti e muri degli spogliatoi nelle palestre con pitture a forte intensità, a chi nei campi di gioco segnala a terra colori contrastanti o rilievi in braille o rumori sonori in fuoricampo, a chi in piscina decide di mettere le rampe obbligatorie purtroppo ancora spesso inesistenti, a chi affianca agli istruttori gli interpreti LIS: a loro vanno riconosciuti meriti anche non esclusivamente economici (es. aumento di crediti formativi, riconoscimenti benemeriti, pubblicità senza pagamento di tasse comunali)."},"title":{"it":"Amici di Tommy e Cecilia APS-Famiglie Disabili Lombarde APS: L’incentivo allo sport inclusivo"}}

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