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#RepubblicaDigitale Competenze digitali
PEC per TUTTI: residenti e imprese operanti in Italia
Come potrebbe essere la PEC:
1 CODICEFISCALE@RESIDENTEITALIA.PEC.IT
2 PARTITAIVA@IMPRESAITALIA.PEC.IT
Punti essenziali:
1 OBBLIGATORIA per TUTTI I CITTADINI ITALIANI e per TUTTI GLI STRANIERI RESIDENTI IN ITALIA in possesso di codice fiscale - (Escluso Minorenni e Utra ..enni ad una certa data, per loro attuali modalità)
2 OBBLIGATORIA per TUTTE LE IMPRESE OPERANTI IN ITALIA
3 GRATUITA per TUTTI e SENZA SCADENZA
Utilizzata esclusivamente per i rapporti con la Pa Inibita con specifici filtri ogni possibilità di inviare o ricevere missive non strettamente collegate alla Pa Quindi no pubblicità no Spam no uso per fini personali e commerciali (anche per non danneggiare i fornitori privati delle PEC) Una cassetta della posta virtuale sempre aperta (attiva h 24) Strumenti necessari: smartphone o Pc con connessione Internet. Attivata al 18° anno e all’atto della concessione della residenza per stranieri, annotata sulla CIE. Unica informazione necessaria: Codice Fiscale o PIva
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11 comments
Conversation with Gabriele Prandini
Ovvio che così esporrebbe ad un serio rischio: spam via pec.
La pec non costa nulla spedirla... e se iniziassero ad arrivarmi centinaia di mail pec come accade alla mia mail normale sarebbe un peso enorme gestirle, perchè di fatto sarei obbligatoa leggerle tutte e non potrebbero esserci filtri spam (se capita che una tua mail normale finisca in spam non è un grave problema... ma se ci finisse una pec legittima possono essere SERI problemi).
E se la pec corrispondesse al mio codice fiscale sarebbe troppo facile scoprirlo e quindi inondarmi di cose a caso.
Eventualmente potrebbe essere che all'atto della richiesta della mia carta di identità elettronica fossi obbligato ad indicare una pec che voglio eleggere a mio domicilio digitale ovvero me ne viene affidata una uguale al numero di carta di identità
Normalmente le caselle PEC non accettano messaggi da indirizzi non PEC e lo spam, per sua natura, è anonimo e quindi non può provenire da indirizzi certificati. In caso contrario sarebbe molto semplice perseguire il mittente.
Bhe... non è proprio così, io posso legalmente fare una pec intestata a qualcuno, e poi usarla per mandare email non desiderate. Certo, potrei avere dei guai per aver spedito mail non desiderate, ma è qualcosa di decisamente poco perseguito e intanto i destinatari dovrebbero comunque leggersi tutto
Gabriele non credo che si possa duplicare una PEC già esistente. Inoltre nel momento del rilascio ti dovrebbe essere inviato poniamo dall'Agenzia Entrate un codice o pin all'indirizzo di residenza per poterla attivare. Quindi non vedo la possibilità di poterla fare al posto di qualcun altro.
Non parla di duplicazione di PEC, ma di un account regolare utilizzato per spam. Ma in questo caso il mittente passerebbe guai seri, come già succede a chi fa pubblicità irregolarmente. Lo spammer è difficilmente perseguibile solo perché il mittente è anonimo, non sarebbe così con la PEC.
Gabriele Prandini premetto che non sono un esperto in materia ma io pensavo ad un filtro che permettesse solo l'ingresso di PEC, quindi mail certificate, con estensioni di enti o istituzioni appartenenti alla PA ad es. @postacert.inps.gov.it (che non credo possa essere usata da qualcuno che non sia di quell'ente). Senza neppure accesso allo SPAM per le estensioni non ammesse, non so se è fattibile ma a me non pare impossibile. Voglio poi precisare che essere obbligati a rilasciare una PEC dove eleggere domicilio all'atto di rilascio della CIE o per una impresa all'atto della registrazione in CCIAA come già accade, non ti garantisce sul fatto che magari l'anno successivo la PEC scada per mancato rinnovo e siamo punto a capo. Deve essere perpetua e quindi gratuita. Oggi per notificare un'atto giudiziario ad una persona irreperibile/sconosciuto siamo ancora, dopo il reitero del tentativo, all'affissione all'albo dell'ultimo comune di residenza noto e se straniero nel paese di origine.
Conversation with Gabriele Prandini
Duplicare la pec? Dove deduce che suggerisco di duplicare una pec?
Mi scusi se non ho capito ma io intendevo dire che se la PEC è miocodicefiscale@... solo questa è riconducibile a me quella di cui lei parla non potrà crearmi problemi perchè non sarà accettata dalla diciamo piattaforma.
Conversation with nakis
La stessa funzione potrebbe anche essere inserita nell'app IO. In questo caso si sfrutterebbe un'infrastruttura già esistente.
IO permette già di ricevere comunicazioni da enti e si potrebbe lavorare sul rendere queste comunicazioni equiparabili ad una raccomandata. Si potrebbe estendere la piattaforma aggiungendo la possibilità di una comunicazione inversa, tra cittadino ed ente, o permettendone l'uso anche alle aziende.
Sicuramente nakis l'idea di sfruttare l'app IO, già molto diffusa, mi piace molto perchè è sicuramente fattibile ed anzi mi pare un'idea con tantissima potenzialità. Anche se la vedo già ad uno step un pò più avanzato poichè prevede comunque la presenza di una applicazione quando invece una semplice mail la puoi gestire/controllare anche se non hai nè smartphone nè cellulare, penso ad esempio alle ancora molte persone che per connettersi utilizzano solo internet-point non avendo hardware personali o si rivolgono ai vari familiari/patronati/caf/consulenti non avendo minima cognizione digitale, per loro un'app potrebbe essere complicata da gestire.
Tra gli sviluppi di IO dovrebbe esserci anche un portale web con le stesse funzionalità, questo risolverebbe problema.
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