2025 Strategia per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese

La vera innovazione nasce dal ripensamento dell’intero processo costruendo servizi diversi che eliminano passaggi inutili e integrano diverse funzionalità.
I servizi della Pubblica Amministrazione dovrebbero poter sfruttare le varie fonti di informazione relative ai cittadini, per fornire loro servizi integrati, che saltino miriadi di passaggi intermedi che attualmente vengono richiesti ai cittadini.
Le procedure vanno semplificate e ridotti i passi attraverso l’automazione e la revisione delle normative, che spesso richiedono passi burocratici inutili.

Sono d'accordo sulla necessità di più formazione per gli impiegati della PA. Sul software invece sono più scettico: la soluzione non può essere esternalizzare tutto. Ripropongo https://docs.italia.it/italia/piano-triennale-ict/codice-amministrazione-digitale-docs/it/v2018-09-28/_rst/capo6_art68.html

Non esiste globalmente una definizione della parola innovazione. Qui dovremmo innovare nel campo dei servizi, quindi la tecnologia sottostante non è importante. Se bisogna innovare in campo tecnologico allora la discussione è ben diversa ed è necessario comprendere quali sono concretamente le tecnologie attuali, qual è il budget disponibile e qual è il problema che un investimento in nuove tecnologie vuole risolvere. Quest'ultima è una discussione estremamente complessa che si può fare solo avendo una visione macroscopica degli asset tech attuali

A mio avviso l'innovazione non è definibile in modo assoluto, è da rapportare al contesto, di quanto l'idea o il sistema possa cambiare e migliorare il punto di partenza. Partendo da questo, e immaginando che il focus sia innovazione tecnologica, una strada "innovativa" sicuramente potrà essere quella di rendere operativa una roadmap in grado di superare i limiti delle attuali tecnologie condividendo (forse imponendo) una roadmap in grado di "superare" i limiti esistenti (silos applicativi, dati non condivisi, duplicazioni di software e competenze) al fine di trovare il giusto compromesso tra la "sovranità locale" (immagino che giustamente alcuni ministeri hanno la necessità di mantenerla) e "l'assurdità locale" (immagino che assurdamente ogni comune ha un proprio software per gestire i tributi, le infrazioni, i turni ecc ecc con relative manutenzioni ecc). Sarebbe una gran bella innovazione, da noi, abbastanza normale in altri posti.

"Spesso nella PA si pensa che innovare, significa utilizzare tecnologie innovative per fare le cose esattamente nello stesso modo di prima. Mentre bisogna spiegare che si riesce ad innovare, solo laddove si sfruttano le nuove tecnologie per rivedere e semplificare i processi. " Totalmente daccordo!

Innovare significa anche integrare metodi e tecniche provenienti da ambiti diversi. Per raggiungere tale scopo il punto di partenza sono le competenze e la formazione di coloro che partecipano alla fase di pianificazione e realizzazione. Pertanto, competenze di management e nell'area del risk management sono oramai indispensabili per affrontare il processo di innovazione nell'ottica del miglioramento e del cambiamento.