Verso una piena inclusione delle persone con disabilità
#disabilità Contributi, proposte e best practices per la piena inclusione delle persone con disabilità
Il modello "All Inclusive Sport": includere i minori con disabilità nell’attività sportiva di base attraverso il lavoro di rete
All Inclusive Sport (www.allinclusivesport.it) è un progetto di rete attivo nella provincia di Reggio Emilia a cui partecipano associazioni di volontariato, enti di promozione sportiva, enti locali, Medicina dello Sport e Neurospichiatria, e oltre 130 realtà sportive. Nato per favorire l’inclusione dei minori con disabilità attraverso lo sport, oggi segue 180 bambine/i e ragazze/i con disabilità inserite/i fra oltre 3.000 compagni di squadra, in 20 diverse discipline, all’interno delle associazioni sportive del loro territorio in percorsi a lungo termine.
Gli inserimenti avvengono con una struttura snella basata su tre profili: oltre al coordinatore, il supertutor (che orienta il minore con disabilità alla realtà sportiva e monitora il suo percorso) e il tutor (che favorisce l’inclusione direttamente negli allenamenti).
Il progetto in questi anni si è dimostrato:
• efficace rispetto agli esiti inclusivi degli inserimenti. A livello generale, tutti gli atleti coinvolti arricchiscono la sfera relazionale con i compagni e gli allenatori. Crescono anche gli aspetti motivazionali e di autostima, con ripercussioni positive anche in ambiti come la scuola e i contesti di gruppo con i coetanei. In generale le autonomie dei minori con disabilità sono in sviluppo;
• efficiente, perché agisce sull’esistente (associazioni sportive tradizionali), implementando un’importante cultura dell’inclusione nello sport giovanile, tanto che oggi la metà delle realtà sportive coinvolte da All Inclusive Sport gestisce l’inclusione dei minori con disabilità senza più bisogno della presenza del tutor.
Sul piano normativo proponiamo di promuovere la replica di esperienze simili, spingendo le comunità locali ad attivare progetti di rete in cui le varie realtà (aziende sanitarie, enti locali, terzo settore, mondo sportivo) agiscano insieme, su un canovaccio comune, per offrire ai minori con disabilità opportunità inclusive, che tengano conto dei loro sogni e desideri sportivi.
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