Verso una piena inclusione delle persone con disabilità
#disabilità Contributi, proposte e best practices per la piena inclusione delle persone con disabilità
Fase 3 – Conferenza nazionale e relazione conclusiva trasmessa al Parlamento
13/12/2021 - 13/03/2022
Process phases
Un D.A.M.A. in ogni Distretto sanitario
Il progetto “DAMA - Disabled Advanced Medical Assistance” è nato nel 2000 all'Ospedale San Paolo di Milano, accogliendo le istanze di famiglie di persone disabili che avvertivano nel quotidiano la difficoltà della struttura ospedaliera di garantire loro un'assistenza sanitaria pari a quella delle altre persone.
Si tratta di un modello di accoglienza sanitaria, (non un nuovo reparto di degenza) avviato originariamente nel setting ospedaliero, caratterizzato da percorsi diagnostici e di orientamento terapeutico differenziati, dedicati a persone con disabilità, in particolare a quelle persone con problemi comunicativi (disabilità intellettiva), quelle, cioè, che “soffrono due volte, perché hanno un problema nuovo di salute ma che non sono in grado di raccontarlo”.
Dopo l’esperienza milanese, sono oramai numerose le realtà ospedaliere nazionali che hanno adottato questo originale modello organizzativo.
Gli obiettivi principali del progetto DAMA, perseguibili anche in contesti sanitari non ospedalieri possono essere così riassunti:
- Definire e strutturare nuovi percorsi di accoglienza sanitaria integrata e coordinata a favore delle persone con disabilità, in particolare con disabilità intellettiva
- Costruire un archivio clinico computerizzato finalizzato alla predisposizione di una cartella sanitaria condivisa
- Promuovere nel personale sanitario la cultura della disabilità
- Adottare un profilo adeguato ed innovativo di nursing dedicato alle PcD in sinergia con le professioni sociali e sociosanitarie
- Favorire l’adozione di strumenti efficaci di comunicazione.
Si tratta di un modello di accoglienza sanitaria, (non un nuovo reparto di degenza) avviato originariamente nel setting ospedaliero, caratterizzato da percorsi diagnostici e di orientamento terapeutico differenziati, dedicati a persone con disabilità, in particolare a quelle persone con problemi comunicativi (disabilità intellettiva), quelle, cioè, che “soffrono due volte, perché hanno un problema nuovo di salute ma che non sono in grado di raccontarlo”.
Dopo l’esperienza milanese, sono oramai numerose le realtà ospedaliere nazionali che hanno adottato questo originale modello organizzativo.
Gli obiettivi principali del progetto DAMA, perseguibili anche in contesti sanitari non ospedalieri possono essere così riassunti:
- Definire e strutturare nuovi percorsi di accoglienza sanitaria integrata e coordinata a favore delle persone con disabilità, in particolare con disabilità intellettiva
- Costruire un archivio clinico computerizzato finalizzato alla predisposizione di una cartella sanitaria condivisa
- Promuovere nel personale sanitario la cultura della disabilità
- Adottare un profilo adeguato ed innovativo di nursing dedicato alle PcD in sinergia con le professioni sociali e sociosanitarie
- Favorire l’adozione di strumenti efficaci di comunicazione.
Altre info su:
https://www.fmc-onlus.org/chi-siamo/rete-nazionale-dama/
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