Verso una piena inclusione delle persone con disabilità
#disabilità Contributi, proposte e best practices per la piena inclusione delle persone con disabilità
Fase 3 – Conferenza nazionale e relazione conclusiva trasmessa al Parlamento
13/12/2021 - 13/03/2022
Process phases
Disabilità, carceri e detenzione.
Withdrawn
Un rilevante numero di persone attualmente in detenzione carceraria, presenta una condizione di disabilità diagnosticata, anche grave. La nostra Associazione (CoNOSCI: Coord.to Naz.le Op. Salute Carceri Italiane)nasce nel 2000 e lavorando sempre a fianco delle istituzioni, a favore del rinnovo di un sistema sanitario penitenziario obsoleto, ha sempre inteso contrastare ogni iniquità di disuguaglianza tra cittadini. Il percorso di riordino della medicina penitenziaria ha avuto avvio con la L. 419/97, fino al DPCM 1/4/2008 e ai numerosi Accordi e Intese in Conferenza delle Regioni per la sua applicazione. Purtroppo le Regioni, sebbene non in tutti i casi, pur essendo titolari del trattamento sanitario, non hanno pienamente dato atto a quanto di loro competenza, tal che è ancora possibile constatare ampi livelli differenziali tra l’una e l’altra regione in termini di organizzazione, risposta terapeutica, servizi sanitari intra ed extracarcerari ed in definitiva una certa incoerenza con la normativa attuale. Il Ministero della Giustizia (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria) nel 2015, ha condotto quella che, al momento, è l’unica rilevazione del numero dei detenuti con limitazioni funzionali, indicando una presenza di ben 628 persone detenute in condizioni di disabilità, sull’intero territorio nazionale. Oggi, si è nella necessità di condurre una nuova indagine conoscitiva che tenga presente e valuti anche l’implementazione che si è avuta dalla rilevazione del 2015. A tale proposito la nostra associazione ha prodotto una specifica progettazione con la collaborazione dell’Istituto Superiore di Sanità, l’Università Sapienza, Tor Vergata e Cattolica di Roma (accordo del 2017) e del M.ro della Giustizia che potrebbe fornire al legislatore un importante strumento di conoscenza scientifica del tema, contribuendo al miglioramento delle condizioni di permanenza in carcere delle persone detenute disabili, nonché alle funzioni dei Tribunali di Sorveglianza.
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