Verso il nuovo Piano nazionale per la famiglia
#PianoNazionaleFamiglia Raccolta di contributi, commenti e suggerimenti
Fase 6 - Report sui Commenti allo Schema di Piano Nazionale per la Famiglia
19/07/2022 - 31/07/2022
Process phases
Sostegno alla solidarietà famigliare intergenerazionale
La pandemia sembra aver aggravato i problemi nel rapporto tra sessi diversi, nell’ambito familiare, mentre sembra aver rafforzato la solidarietà intergenerazionale tra gli Italiani.
La tenuta del sistema Paese è stata possibile anzitutto alla solidarietà familiare intergenerazionale, che ha reso possibile anche di fronte al collasso dell’assistenza ospedaliera l’isolamento e la cura domiciliare della maggior parte dei malati di covid. Il valore dell’assistenza delle persone vulnerabili (neonati, bambini, disabili, anziani), realizzata gratuitamente all’interno della famiglia, andrebbe valorizzato ai fini della finanza pubblica generale, come risparmio di spesa pubblica di importo pari a quanto dovrebbe sostenere la p.a. per assistere la persona fragile in mancanza dell’assistenza gratuita interna alla famiglia. Vanno inoltre rafforzate le garanzie pubbliche, anche previdenziali, per i c.d. caregiver.
Quanto alla difficoltà di rapportarsi tra sessi diversi nell’ambito familiare, essa appare come il frutto di una molteplicità di cause sociologiche e psicologiche profonde che, come tali, richiedono un intervento attento e paziente. Il centro della questione è il recupero culturale del valore della complementarietà tra sessi diversi e la sottolineatura della sua differenza rispetto al fenomeno degli stereotipi di genere: sostenere che il ruolo del padre, in una fase storica di riconosciuta crisi della figura paterna, ha funzione diversa dal ruolo della madre per una serie di ragioni psicologiche e sostanziali, è ben diverso da sostenere che alla moglie madre competano invariabilmente le faccende domestiche. Sotto altro profilo, le amministrazioni locali potrebbero prevedere - sul modello originario e non sanitarizzato dei consultori - centri di ascolto cui i coniugi in crisi si rivolgano liberamente e riservatamente, al cui interno personale qualificato li aiuti ad affrontare in modo costruttivo la difficoltà di rapportarsi nella famiglia.
La tenuta del sistema Paese è stata possibile anzitutto alla solidarietà familiare intergenerazionale, che ha reso possibile anche di fronte al collasso dell’assistenza ospedaliera l’isolamento e la cura domiciliare della maggior parte dei malati di covid. Il valore dell’assistenza delle persone vulnerabili (neonati, bambini, disabili, anziani), realizzata gratuitamente all’interno della famiglia, andrebbe valorizzato ai fini della finanza pubblica generale, come risparmio di spesa pubblica di importo pari a quanto dovrebbe sostenere la p.a. per assistere la persona fragile in mancanza dell’assistenza gratuita interna alla famiglia. Vanno inoltre rafforzate le garanzie pubbliche, anche previdenziali, per i c.d. caregiver.
Quanto alla difficoltà di rapportarsi tra sessi diversi nell’ambito familiare, essa appare come il frutto di una molteplicità di cause sociologiche e psicologiche profonde che, come tali, richiedono un intervento attento e paziente. Il centro della questione è il recupero culturale del valore della complementarietà tra sessi diversi e la sottolineatura della sua differenza rispetto al fenomeno degli stereotipi di genere: sostenere che il ruolo del padre, in una fase storica di riconosciuta crisi della figura paterna, ha funzione diversa dal ruolo della madre per una serie di ragioni psicologiche e sostanziali, è ben diverso da sostenere che alla moglie madre competano invariabilmente le faccende domestiche. Sotto altro profilo, le amministrazioni locali potrebbero prevedere - sul modello originario e non sanitarizzato dei consultori - centri di ascolto cui i coniugi in crisi si rivolgano liberamente e riservatamente, al cui interno personale qualificato li aiuti ad affrontare in modo costruttivo la difficoltà di rapportarsi nella famiglia.
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