Consultazione sul 5 Piano d’Azione Nazionale per il governo aperto 2022 - 2023
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Qual è il problema che l'impegno affronterà?
Il G20 a presidenza italiana ha confermato l’impegno dei Governi ad adottare “tutti i mezzi a disposizione” necessari per fronteggiare gli effetti negativi della pandemia da COVID-19, che ha colpito in particolare i giovani e le donne, aggravando le diseguaglianze economiche e sociali.
In questo quadro, l’impegno proposto intende diminuire la distanza percepita dai giovani nei confronti delle istituzioni, creando nuovi spazi per la partecipazione ed il coinvolgimento dei giovani nella definizione e nell'implementazione delle politiche pubbliche, colmando il gap rappresentativo delle istanze giovanili nel dibattito pubblico.
La percepibile diffidenza dei giovani verso le istituzioni si traduce nella mancata partecipazione al confronto su temi politici, che riguarda oggi circa il 30% dei giovani tra i 18 e i 34 anni e sfiora quasi il 50% dei ragazzi nella fascia di età compresa tra i 14 e i 18 anni (Istat, Report 2020). Un indebolimento della fiducia che ha affievolito la coesione sociale e, conseguentemente, la spinta all’impegno e alla partecipazione. Per contrastare la crescente sfiducia dei giovani nelle istituzioni è dunque necessario tessere quella rete sociale, mettendo al centro il valore dei giovani nel dibattito pubblico. Si ritiene necessario garantire una partecipazione collaborativa tra le parti per la crescita individuale dei giovani e per valorizzarne l’azione sociale collettiva tesa a garantire l'equità sociale, una migliore qualità della vita e della democrazia nel nostro Paese.
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3 commenti
Parto dalla considerazione che lo spazio civico per i genitori impegnati nella scuola si è ridotto al minimo a seguito pandemia (fascia 14-18). Invece, i genitori in qualità di componenti fondamentali della comunità educante dovrebbero riprendere questa presenza attiva peraltro molto critica anche prima. Inoltre, sottolineo il fatto che fino a prova contraria i genitori fino al diciottesimo anno d'età hanno il diritto/dovere di esserci con compiti e ruoli diversi nella scuola come nelle altre agenzie educative e formative frequentate dai nostri ragazzi. Quindi si ritiene necessario garantire una partecipazione collaborativa tra le parti per la loro crescita individuale e collettiva.
Per quanto attiene alla partecipazione dei giovani gli enti locali, insieme alle Regioni, hanno sviluppato protocolli per il Servizio Civile nelle collettività di riferimento, che rappresentano un tentativo, seppur limitato e circoscritto, di inserimento nell’ambiente lavorativo, attraverso un’esperienza accompagnata, che indirizzi i ragazzi verso le esigenze del territorio e li prepari ad un’integrazione nel mondo del lavoro. Potrebbe essere interessante considerare i dati dei singoli uffici per evidenziare i risultati raggiunti ed eventuali criticità da superare.
Vorremmo essere coinvolti come Comitato Promotore PiU' DEMOCRAZIA ITALIA.
I nostri riferimenti:
Portavoce Piu Democrazia Italia
portavoce@piudemocraziaitalia.org
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