Più ricerca e più lavoro per il Paese Italia
Una formazione superiore sempre più vicina al mondo del lavoro che premia e incentiva la ricerca del sapere - le nuove missions del Ministero dell’università e della ricerca
La consultazione Più ricerca e più lavoro per il Paese Italia si è conclusa il 20 dicembre2022, gli esiti del processo partecipativo sono disponibili alla pagina dedicata.
Benvenuti! Questa consultazione è promossa dal Ministero dell’università e della ricerca, con l’obiettivo di raccogliere contributi da parte degli stakeholders con riferimento a taluni interventi normativi di competenza del Ministero dell’Università e della ricerca,
Quadro normativo di riferimento
Gli interventi normativi oggetto di consultazione sono inseriti nell’ambito del Piano biennale VIR per il 2023-2024, che, seppur diversi per ambito contenutistico, si propongono tutti di realizzare due obiettivi di valore pubblico che rientrano nelle policies del dicastero: valorizzare il ruolo dei ricercatori limitando il fenomeno comunemente conosciuto come “fuga dei cervelli”; avvicinare sempre più gli studenti al mondo del lavoro, sia facilitando, con interventi mirati di impatto economico e sociale, il loro percorso universitario; sia eliminando “filtri” burocratici che ne ritardavano l’accesso al mondo del lavoro.
In particolare gli interventi normativi su cui la consultazione Più ricerca e più lavoro per il Paese Italia andrà ad incidere sono:
- gli articoli 236, 237 e 238 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 che mirano rispettivamente al superamento del “digital divide” a rendere possibile lo svolgimento degli esami di stato di abilitazione all’esercizio delle professioni sanitarie anche nei periodi di emergenza pandemica; l’introduzione di modalità semplificate per l’accreditamento di scuole di specializzazione di accesso riservato ai medici; consentire a coloro i quali conseguiranno la laurea in medicina e chirurgia di partecipare alla prova di esame per l’ammissione dei medici alle scuole di specializzazione di area sanitaria, rilanciare a livello nazionale l’attività di ricerca;
- gli articoli 12, 13, 14 e 15, 25 e 26 del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152. In particolare, l’articolo 12 mira ad estendere i finanziamenti per l’accesso alla formazione superiore di studenti meritevoli e bisognosi attraverso l’aumento del numero di borse per il diritto allo studio. L’articolo 13 è volto a migliore il sistema informatico del Ministero stesso a garanzia della “salute organizzativa” dell’amministrazione; L’articolo 14 persegue l’obiettivo di riformare le classi di laurea, tramite il superamento di programmi di studio vincolati a settori disciplinari ristretti proiettandosi verso l’orizzonte di una maggiore interdisciplinarità; l’articolo 15 è volto all’accelerazione e semplificazione delle procedure per la creazione di nuovi alloggi per studenti; gli articoli 25 e 26 sono volti a sostenere il campo della ricerca, in relazione ai progetti di rilevante interesse nazionale da rilanciare (P.R.I.N) , nonché a sostenere la mobilità, anche internazionale dei docenti universitari;
- la legge 8 novembre 2021. Si tratta di uno degli interventi normativi più innovativi degli ultimi anni. Si inserisce nelle riforme previste dal P.N.R.R. e ha come obiettivo la semplificazione delle procedure per l’abilitazione all’esercizio delle professioni, perseguito facendo coincidere l’esame di laurea con l’esame di Stato;
- il decreto ministeriale 14 dicembre 2021, n. 226 che reca le modalità di accreditamento delle sedi e dei corsi di dottorato e i criteri per la istituzione dei corsi di dottorato da parte degli enti accreditati. Il regolamento pone, in particolare, l’accento per una piena valorizzazione del dottorato di ricerca quale strumento per lo svolgimento di attività di alta qualificazione e di innovazioni nei contesti sociali e di lavoro.
Perché partecipare
La partecipazione diretta alla consultazione da parte dei destinatari dei provvedimenti può fornire un enorme contributo all’amministrazione proponente. Le consultazioni, così svolte, potranno portare all’analisi delle problematiche, cui si è cercato di dare risposta con i provvedimenti normativi di cui sopra, sotto punti di vista diversi. La stessa consentirà di raccogliere i primi commenti e informazioni riferiti agli effetti e alle eventuali criticità degli atti selezionati.
In sintesi, una partecipazione, costruttiva, consentirà di misurare il grado di raggiungimento delle finalità poste a base dell'adozione dell'intervento e l'eventuale insorgenza di effetti non previsti.
Chi può partecipare
Possono partecipare tutti i soggetti pubblici e privati interessati dagli effetti degli atti normativi selezionati nel piano biennale: studenti, ricercatori; atenei; categorie e/o organismi rappresentativi di queste categorie.
Quando partecipare
La partecipazione sarà aperta dal 18 novembre al 16 dicembre 2022
Come partecipare alla consultazione
Per partecipare alla consultazione è necessario accedere alla piattaforma ParteciPA e seguire le indicazioni contenute nel questionario online. È previsto un unico questionario per i quattro provvedimenti normativi indicati.
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