Qualità della partecipazione pubblica
Principi e strumenti per realizzare processi partecipativi efficaci e inclusivi
9. Render conto
Un processo partecipativo in ogni fase rende pubblici i suoi risultati e argomenta pubblicamente con trasparenza le scelte di accoglimento o non accoglimento delle proposte emerse, favorendo la presa di decisioni e riconoscendo il valore aggiunto della partecipazione.
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Conversation with Sgr_PDI
Ma così non sarà mai deliberativo...e le persone non saranno incentivate a partecipare....
La democrazia deliberativa è argomentativa, persuasiva, non decisionale (dall'inglese deliberate = riflettere, ponderare). Secondo lei non è sufficiente che ci sia un impegno dei promotori ad ascoltare e dare una risposta argomentata?
E perchè non dovrebbe essere anche decisionale?...in Svizzera in media ogni anno i cittadini TUTTI sono chiamati ad esprimersi decidendo, almeno 3/4 volte, sulle più svariate tematiche e questioni di Stato
Se è decisionale, come nel caso dei referendum, viene chiamata "democrazia diretta". I princìpi della Carta della Partecipazione pensati 10 anni fa si riferivano ad esperienze di democrazia deliberativa, non diretta. Volevo solo chiarire, non dire che un approccio è meglio dell'altro.
Provo a spiegarmi meglio allora: la "deliberazione" è giusto sia necessariamente integrata con strumenti di Democrazia Diretta, perlomeno se la volontà è quella di far decidere concretamente...effettivamente...i cittadini partecipanti tutti ad un determinato processo in tal senso.
A questo punto direi che...con buona probabilità...la Carta...ferma a 10 anni fa...vada aggiornata e/o comunque revisionata. Pertanto...quali ostacoli in tal senso?
Noi ci stiamo spostando verso una democrazia di tipo partecipativo o diffuso dove i cittadini possono prendere decisioni con le istituzioni. I patti di collaborazione sono un esempio. Tuttavia neanche questo è facile perchè le istituzioni temono una perdita di potere e quindi indugiano o risolvono con affidamenti o concessioni dove manterranno sempre un certo potere, confermando o togliendo la gestione di un bene comune. E' questa la svolta perchè la democrazia deliberativa, in senso argomentativo, va bene per grosse opere pubbliche ma non per la gestione di un piccolo parco
Perchè non spingete anche voi verso l'itroduzione di un Referendum Propositivo come avvenuto nel Comune di Torino, e ancora prima a Roma? http://www.comune.torino.it/ucstampa/2016/article_106.shtml
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