Contratti di fiume
Pratiche e strumenti per la gestione partecipata dell’acqua nei territori italiani
XII Tavolo Nazionale CdF
Il Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume (TNCdF) nasce nel 2007 dal Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, nello stesso anno nel quale viene firmato il Trattato di Lisbona, dal quale trae l’assunto che “Le decisioni siano prese nella maniera il più possibile aperta e vicina ai cittadini”. A partire dal 2007 intorno al TNCdF si è sviluppata una comunità di “pratica e apprendimento” la cui azione è finalizzata a migliorare la cultura e la gestione dell’acqua nei territori fluviali e costieri del Paese. In Italia ad oggi sono già attivi oltre 200 Contratti di Fiume di cui 80 sottoscritti che, attraverso i loro programmi d’Azione, stanno contribuendo a affrontare alcune delle grandi emergenze legate ai Cambiamenti Climatici: rischio idrogeologico, qualità delle acque, siccità e tutela della biodiversità. Attraverso i Contratti di Fiume gli impegni europei e nazionali possono essere portati alla scala locale mettendo al centro gli obiettivi ambientali, ma anche l’occupazione e la creazione di nuovi posti di lavoro, dimostrando come questo strumento, volontario e collettivo, costituisca una risorsa preziosa per il nostro Paese. Dopo 18 assemblea preparatorie, svoltesi in altrettante regioni italiane, il XII Tavolo Nazionale riunisce a Napoli, con la collaborazione di Regione Campania, la Comunità dei Contratti di Fiume per fare il punto sui risultati raggiunti, le sfide da affrontare nel futuro e per definire le proposte concrete da presentare al governo nazionale e alle regioni.
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