Verso una piena inclusione delle persone con disabilità
#disabilità Contributi, proposte e best practices per la piena inclusione delle persone con disabilità
Accesso facilitato ai percorsi clinico-assistenziali
Per le persone con disabilità l'accesso alle cure sanitarie riserva ancora molte criticità. La frammentarietà degli interventi, il mancato ascolto e l'assenza di partecipazione attiva sono fattori che rendono difficile l'accoglienza e la cura del paziente. Spesso, le persone con disabilità presentano bisogni di tipo logistico e assistenziale che devono essere conosciuti per costruire un’offerta di servizi sanitari che risponda ai loro bisogni.
Si ritiene indispensabile che il sistema sanitario garantisca alle persone con disabilità pari accesso ai servizi territoriali, specialistici e alle cure ospedaliere, eliminando ogni barriera alla fruibilità e all’assistenza attraverso assetti strutturali e organizzativi necessari al miglioramento dell’accoglienza e alla presa in carico dedicata all’interno dei percorsi clinico-assistenziali.
Alcuni fattori possono essere considerati validi presupposti per facilitare l’accesso alle cure della persona con disabilità:
• L'attivazione di unità operative di riferimento per la disabilità (un'adeguata attenzione va riservata all'età evolutiva e alla transizione di questa nei servizi per l'età adulta), la formazione specifica degli operatori e la formazione congiunta delle famiglie. Gli operatori dovrebbero poter disporre rapidamente delle informazioni cliniche. Anche la presenza all’interno delle strutture sanitarie di volontari facilitatori con adeguate competenze, risulta un elemento fondamentale a supporto della persona e della famiglia.
• Dal punto di vista organizzativo dovrebbero essere garantite: un'interazione efficace con la persona disabile e la sua famiglia; la riduzione dei tempi di attesa per l’effettuazione delle prestazioni al momento dell’accesso al servizio; tempi dedicati alle persone non collaboranti; l'intervento di personale preparato non solo dal punto di vista sanitario, ma anche nelle capacità comunicative e di relazione.
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