Verso una piena inclusione delle persone con disabilità
#disabilità Contributi, proposte e best practices per la piena inclusione delle persone con disabilità
Fase 3 – Conferenza nazionale e relazione conclusiva trasmessa al Parlamento
13/12/2021 - 13/03/2022
Fasi del processo
Aperture lavorative ai disabili anche nei settori strategici
Si aprano anche ai disabili i settori finora preclusi ai disabili, anche se specializzati! Parlo di settori strategici come le forze armate, attività aeroportuali, nelle forze dell'ordine, ecc. E non nella qualità di civile , ma anche nella qualità di personale militare, o civile nei contesti come quelli degli aeroporti. Questa apertura ovviamente non si intende totale , per esempio il personale militare combattente non può avere tra loro disabili che possano pregiudicare l'intera missione.
Indossare una divisa non significa necessariamente esporsi ai pericoli, ma semplicemente svolgere attività di ufficio, di logistica, di supporto, ecc, settori di lavoro che praticamente sono identici a quelli del settore civile e/o privato!
Ovviamente questo comporta una selezione dedicata, avendo riguardo a un tipo di disabilità, si può ragionevolmente supporre di condurre un lavoro senza pregiudicare tutto il resto.
È fattibilissimo, se si pensi che il primo militare disabile fu Enrico Toti, amputato (tra i tanti guasti) ad una gamba. Oppure all'incredibile ufficiale paracadutista Aurelio Rossi , caduto eroicamente in Africa nel 1942, nonostante una importante menomazione a un braccio.
Naturalmente per essere in condizioni di partecipare, è necessario essere volontari e verificare i limiti delle proprie capacità psicofisiche , relativi alle mansioni offerte, alle specialità, agli standard, ecc. Tutto è possibile, tutto è fattibile, se c'è la volontà e l'impegno di superare certi ostacoli. Il povero Zanardi ci insegna proprio questo!
Indossare una divisa non significa necessariamente esporsi ai pericoli, ma semplicemente svolgere attività di ufficio, di logistica, di supporto, ecc, settori di lavoro che praticamente sono identici a quelli del settore civile e/o privato!
Ovviamente questo comporta una selezione dedicata, avendo riguardo a un tipo di disabilità, si può ragionevolmente supporre di condurre un lavoro senza pregiudicare tutto il resto.
È fattibilissimo, se si pensi che il primo militare disabile fu Enrico Toti, amputato (tra i tanti guasti) ad una gamba. Oppure all'incredibile ufficiale paracadutista Aurelio Rossi , caduto eroicamente in Africa nel 1942, nonostante una importante menomazione a un braccio.
Naturalmente per essere in condizioni di partecipare, è necessario essere volontari e verificare i limiti delle proprie capacità psicofisiche , relativi alle mansioni offerte, alle specialità, agli standard, ecc. Tutto è possibile, tutto è fattibile, se c'è la volontà e l'impegno di superare certi ostacoli. Il povero Zanardi ci insegna proprio questo!
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