Verso il nuovo Piano nazionale per la famiglia
#PianoNazionaleFamiglia Raccolta di contributi, commenti e suggerimenti
Fase 6 - Report sui Commenti allo Schema di Piano Nazionale per la Famiglia
19/07/2022 - 31/07/2022
Fasi del processo
CNOP - Gruppo di Lavoro Infanzia e Adolescenza - Disuguaglianza
Riflettere sulla disuguaglianza è un tema centrale per il nostro Paese caratterizzato da grandi differenze tra nord-sud, benestanti e non, giovani-anziani, statali-partite iva, single-famiglie, le stesse famiglie si differenziano: senza figli, con figli, con più figli, con figli disabili ecc.
La pandemia ha accentuato alcune disuguaglianze tra cui quelle economiche che hanno generato ulteriori disuguaglianze, in un circolo vizioso per cui se la famiglia d’origine è svantaggiata offrirà meno opportunità di vita future, es minore accesso alla formazione scolastica avanzata che comporta minore offerta lavorativa futura. La riduzione degli investimenti su di sé e sui propri figli rinunciando ad attività ricreative e sportive ha prodotto minor contatto sociale che comporterà una minore possibilità di accesso delle future generazioni all’accrescimento culturale ed educativo. Nelle famiglie numerose tra lo smart-working e la DAD la carenza di dispositivi ha comportato una difficile gestione delle attività con aumento dell’insoddisfazione e dei litigi famigliari. Inoltre il genitore costretto a lavorare fuori casa ha avuto difficoltà a reperire baby sitter per affiancare le attività di studio dei figli che seguivano la DAD.
Le disuguaglianze “materiali” hanno in comune quella mentale, tra chi riesce a fruire delle proprie risorse e chi invece soccombe davanti alle criticità. La pandemia ha comportato per molti una conferma di un vissuto catastrofico interiore, quello di “non valere”.
Pratiche virtuose
Realtà aziendali e comunali hanno distribuito dispositivi digitali alle famiglie con bambini. Si sono realizzati sportelli per il sostegno psicologico per favorire un rafforzamento delle risorse degli individui e una elaborazione delle criticità, dei timori e dei lutti. Sarà necessario promuovere la psicologia di base per agevolare anche per i meno abbienti spazi di elaborazione delle proprie “insicurezze” che se elaborate favoriranno una riduzione delle disuguaglianze.
La pandemia ha accentuato alcune disuguaglianze tra cui quelle economiche che hanno generato ulteriori disuguaglianze, in un circolo vizioso per cui se la famiglia d’origine è svantaggiata offrirà meno opportunità di vita future, es minore accesso alla formazione scolastica avanzata che comporta minore offerta lavorativa futura. La riduzione degli investimenti su di sé e sui propri figli rinunciando ad attività ricreative e sportive ha prodotto minor contatto sociale che comporterà una minore possibilità di accesso delle future generazioni all’accrescimento culturale ed educativo. Nelle famiglie numerose tra lo smart-working e la DAD la carenza di dispositivi ha comportato una difficile gestione delle attività con aumento dell’insoddisfazione e dei litigi famigliari. Inoltre il genitore costretto a lavorare fuori casa ha avuto difficoltà a reperire baby sitter per affiancare le attività di studio dei figli che seguivano la DAD.
Le disuguaglianze “materiali” hanno in comune quella mentale, tra chi riesce a fruire delle proprie risorse e chi invece soccombe davanti alle criticità. La pandemia ha comportato per molti una conferma di un vissuto catastrofico interiore, quello di “non valere”.
Pratiche virtuose
Realtà aziendali e comunali hanno distribuito dispositivi digitali alle famiglie con bambini. Si sono realizzati sportelli per il sostegno psicologico per favorire un rafforzamento delle risorse degli individui e una elaborazione delle criticità, dei timori e dei lutti. Sarà necessario promuovere la psicologia di base per agevolare anche per i meno abbienti spazi di elaborazione delle proprie “insicurezze” che se elaborate favoriranno una riduzione delle disuguaglianze.
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