Verso una piena inclusione delle persone con disabilità
#disabilità Contributi, proposte e best practices per la piena inclusione delle persone con disabilità
Fase 3 – Conferenza nazionale e relazione conclusiva trasmessa al Parlamento
13/12/2021 - 13/03/2022
Process phases
Attuazione Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità - Art.30 Diritto allo Sport
Il Progetto Filippide è un programma sportivo rivolto a persone con autismo
È associato alle Nazioni Unite Department of Global Communications ed è Associazione Benemerita del Comitato Italiano Paralimpico
È associato alle Nazioni Unite Department of Global Communications ed è Associazione Benemerita del Comitato Italiano Paralimpico
• Alla luce della Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità Art.30 e del Consiglio dell’Unione Europea (2019C 192/06) punti 9/10/11/18/19/20/21 ripresi nella Strategia Europea per la disabilità 2021-2030, si sottolinea l’importanza dello sport nei progetti di vita delle persone con autismo, in particolare grave e gravissimo, che non hanno le competenze e le capacità di essere inseriti nel mondo del lavoro, e che invece nello sport dimostrano straordinarie abilità
• Si Evidenzia le tante barriere ancora presenti sia fisiche, impianti sportivi che tuttora eludono la legge sulle barriere architettoniche risultando quindi inaccessibili, che soprattutto mentali, la difficoltà di far praticare sport ai bambini/giovani con autismo negli impianti esistenti, non solo in orari a loro dedicati in esclusiva, ma anche in orari inclusivi quindi con persone “neurotipiche”
• Riguardo ai costi della pratica sportiva per persone con autismo, facendo riferimento all’articolo 30 della Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità, che è legge dello Stato ratificata dal parlamento il 3 marzo 2009 N°18, dovendo nella maggior parte dei casi ricorrere ad un rapporto 1:1, utente/istruttore, i costi risultano essere troppo elevati per la maggior parte delle famiglie, si propone quindi la possibilità che l’attività sportiva possa essere erogata a titolo gratuito dall’Ente Locale di riferimento.
• Si Evidenzia le tante barriere ancora presenti sia fisiche, impianti sportivi che tuttora eludono la legge sulle barriere architettoniche risultando quindi inaccessibili, che soprattutto mentali, la difficoltà di far praticare sport ai bambini/giovani con autismo negli impianti esistenti, non solo in orari a loro dedicati in esclusiva, ma anche in orari inclusivi quindi con persone “neurotipiche”
• Riguardo ai costi della pratica sportiva per persone con autismo, facendo riferimento all’articolo 30 della Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità, che è legge dello Stato ratificata dal parlamento il 3 marzo 2009 N°18, dovendo nella maggior parte dei casi ricorrere ad un rapporto 1:1, utente/istruttore, i costi risultano essere troppo elevati per la maggior parte delle famiglie, si propone quindi la possibilità che l’attività sportiva possa essere erogata a titolo gratuito dall’Ente Locale di riferimento.
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